Sanihelp.it – Gengive che sanguinano, si arrossano e fanno male sono un problema per 20 milioni di italiani, ma in 8 milioni il disturbo diventa una parodontite: 3 milioni di italiani rischiano di perdere uno o più denti per questo motivo. La dieta del sorriso abbonda di latte, frutta e verdura, olio extravergine d’oliva e pesce.
La conferma dell’importanza del latte è uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Fukuoka, in Giappone: è emerso che una porzione quotidiana di almeno 55 grammi di latte, yogurt o formaggi aiuta a ridurre l’infiammazione gengivale. A supportare i benefici del minestrone è invece lo studio dell’Università di Friburgo, in Germania, condotto su 30 persone la metà delle quali sottoposta a una dieta con molti antiossidanti, frutta e verdura ricche di vitamina D. Dai risultati emerge che questo gruppo ha mostrato notevole riduzione del sanguinamento gengivale e della mobilità dei denti rispetto al gruppo di controllo.
La vitamina D è importante perché in caso di deficit si può avere bocca secca a causa di una carenza di saliva, indispensabile in giusta quantità perché è ricca di enzimi che proteggono le gengive. Per questo non devono mancare i cibi che ne sono ricchi come il pesce, soprattutto quelli grassi come salmone, sgombro o trota, il fegato e i latticini.
Così via libera anche alla vitamina A che si trova nei frutti arancioni e nelle uova, indispensabile per aiutare l’organismo nei processi di guarigione dei tessuti gengivali infiammati, oppure alle vitamine del gruppo B, utili per prevenire disturbi delle mucose orali, della gola e dell’esofago, che si trovano in abbondanza nel pesce. Serve anche la vitamina C di kiwi, peperoni, fragole perché previene il decadimento del collagene, essenziale perché le gengive mantengano un buon tono senza cedere; inoltre, riduce il sanguinamento gengivale e l’infiammazione e aiuta nella guarigione delle ferite.
Per contrastare l’infiammazione è fondamentale poi un giusto apporto di proteine: in caso di gengivite o parodontite una carenza può peggiorare gravità ed estensione dell’infiammazione. Sono antinfiammatori infine anche gli acidi grassi degli oli vegetali come l’olio extravergine d’oliva e soprattutto gli omega-3 del pesce, che hanno pure un effetto anti-carie e agiscono sui batteri che provocano la placca e l’infiammazione gengivale.
No, invece, ai cibi che rendono acido il pH della bocca come le bevande energetiche e i soft drink, che possono demineralizzare lo smalto favorendo le carie. Per lo stesso motivo è opportuno non esagerare con gli agrumi: potrebbero danneggiare la superficie dei denti con la loro acidità. Essenziale limitare anche gli zuccheri raffinati che sono il carburante principale dei batteri che provocano le infiammazioni gengivali.