Sanihelp.it – L’Associazione Mondiale delle Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) fornisce utili indicazioni pratiche per i bambini asmatici e con dermatite atopica che si recano in vacanza.
Secondo le stime disponibili l’asma allergico è una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree che colpisce il 10-15% dei bambini.
Se l’allergia è alle graminacee, è opportuno evitare località montane poste ad una quota compresa tra 1.000 e 1.500 metri sopra il livello del mare.
A questa altitudine, infatti, soprattutto nel mese agosto, vi è un elevato rischio di entrare in contatto con i pollini di queste piante e riacutizzare la sintomatologia.
A poter apprezzare, invece, la meta montana potranno essere i bambini allergici agli acari della polvere.
Al di sopra del 1.550 metri, infatti, gli acari difficilmente sopravvivono a causa della mancanza di umidità che necessitano per vivere e riprodursi.
In ogni caso, e per tutte le forme di asma allergica, l’aria in montagna è particolarmente secca e potrebbe scatenare un attacco d’asma.
Pertanto, soprattutto alle quote più elevate, può risultare indicato l’uso di un umidificatore che consenta di attenuare l’eccessiva secchezza dell’aria inspirata all’interno dell’abitazione.
Se si sceglie di andare al mare, attenzione ad evitare quelle coste popolate da parietaria e ulivo anche in estate, responsabili di importanti reazioni allergiche.
In ogni caso, il bambino con asma dovrà portare sempre con sé il broncodilatatore a breve durata di azione, in grado di agire immediatamente in caso di attacco acuto.
Per quanto riguarda i bambini affetti da dermatite atopica, invece, è bene notare che una vacanza al mare può recare beneficio alla patologia di base.
La dermatite atopica, infatti, è un’infiammazione cronica della pelle che si manifesta con la comparsa di eritema, squame e prurito.
L'incidenza della dermatite atopica è stimata al 20% dei bambini di età inferiore ai 7 anni e al 18% dei bambini tra i 7 e i 16 anni.
A giovare alla pelle è una moderata e prudente esposizione al sole, al mattino presto fino alle 11.00 e nel pomeriggio dopo le 16.00.
Fondamentale, prima dell’esposizione al sole e dopo ogni bagno al mare, è l’applicazione di una protezione solare, preferibilmente che abbia filtri chimici e fisici.
Attenzione però alla sabbia che, insieme al sudore, irrita la pelle del bambino.
Per questo, se il piccolo gioca con la sabbia è opportuno lavarlo con acqua dolce.
Si consiglia, inoltre, di sostituire il costumino bagnato con uno asciutto e pulito.
Al rientro, un bagnetto con acqua tiepida e l’utilizzo di un detergente emolliente saranno necessari per rimuovere ogni traccia di salsedine.
Dopo aver asciugato la pelle, si consiglia di applicare una crema idratante ad alta percentuale di acqua, che in estate garantisce una normale traspirazione.