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Lenti a contatto: perché un italiano su 3 non le usa?

Sanihelp.it – Avete mai provato a chiedere a qualcuno che indossa gli occhiali per miopia o altro, perché non prova le lenti a contatto? Lo ha fatto Doxa-CooperVision su un campione di oltre 2000 italiani, scoprendo che tra le motivazioni più ricorrenti, oltre al timore legato all'utilizzo (il 30% teme di metterle e toglierle da solo) e la praticità degli occhiali (34%), si nasconde non aver mai considerato l'idea di portare le lenti (32%).
Solo al 20% di chi porta gli occhiali viene suggerito di provare le lenti a contatto, nonostante la ricerca confermi esista una predisposizione al passaggio alle lenti su consiglio di uno specialista per il 36% degli intervistati con occhiali.


«Negli ultimi anni la tendenza si è spostata verso un utilizzo delle lenti giornaliere, più pratiche. Non richiedono manutenzione – spiega Renzo Colombo, Professore di Ottica della Contattologia presso l’Università di Padova – ma solo piccoli accorgimenti. È fondamentale però offrire assistenza fin dalla prima applicazione».

I risultati della ricerca confermano che chi usa le lenti (circa 1 su 4) lo fa perché vede meglio o per migliorare l'aspetto estetico (40%) o perché ritiene siano più pratiche (49%). «Mi ritrovo spesso a dover sfatare molte convinzioni e vecchi pregiudizi, cercando di tranquillizzare quanti sono ancora troppo preoccupati di rischio infezioni, arrossamenti e manutenzione continua.

Notevoli anche i progressi in termini di tecnologia, basti pensare alle lenti in silicone idrogel giornaliere e alle evoluzioni degli ultimi 20 anni, con elevata performance e comfort che offrono un'elevata trasmissibilità all'ossigeno attraverso l'intero profilo della lente – continua Colombo – Inoltre, sono anche migliorati gli strumenti utili ad agevolare lavoro dell'ottico: uno studio clinico ha dimostrato quanto l'utilizzo di un'App riesca a ridurre al minimo i tempi di prova e applicazione delle lenti a contatto multifocali, a vantaggio di una maggiore disponibilità e fidelizzazione del cliente». Il successo dell'App – sviluppata da Coopervisione e disponibile su App Store, Google Play – nasce da una scelta accurata e intuitiva di parametri indispensabili per l'optometrista (versione digitale della scala di gradazione Efron, calcolatori multifocali e torici, profili dell'ossigeno, prememorizzazione delle immagini della condizione oculare della persona). 

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