HomeSalute BenessereSaluteAdolescenti: gli spinelli non sono mai innocui

Adolescenti: gli spinelli non sono mai innocui

Sanihelp.it – Non è una droga da prendere alla leggera. Può portare al suicidio: i consumatori abituali di cannabis, soprattutto in giovane e giovanissima età, pensano a togliersi la vita il 50 % più spesso rispetto agli altri ma soprattutto hanno un rischio più che triplo da giovani adulti di tentativi di suicidio rispetto a chi non ne fa uso. L’allarme arriva dagli psichiatri in occasione della della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio sostenuta dall'International Association for Suicide Prevention.
 
La cannabis è una sostanza d’abuso molto diffusa fra i giovanissimi e proprio fra gli under 30 il suicidio, con circa 350 casi l’anno, è tuttora la terza causa di morte, afferma Maurizio Pompili, Direttore del Servizio per la Prevenzione del Suicidio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Andrea di Roma e Ordinario di Psichiatria all’Università Sapienza di Roma. Nel nostro Paese si registrano ogni anno 4.000 suicidi: di questi il 9% viene compiuto da ragazzi fra i 15 e i 29 anni. Una fascia d’età nella quale è diffusissimo l’uso di cannabis: si stima infatti che almeno un ragazzo su cinque abbia provato a fumare marijuana, con una tendenza inarrestabile all’incremento dei consumi negli ultimi anni.


Questa droga è molto pericolosa per il benessere psichico: una recente revisione degli studi sul tema pubblicata su JAMA Psichiatry, per la quale sono stati analizzati i dati di quasi 24.000 giovani, ha dimostrato che fra gli utilizzatori il rischio di depressione cresce del 37%, la probabilità di pensieri suicidi del 50% e soprattutto aumenta di tre volte e mezzo il pericolo di tentare un gesto estremo.

Sappiamo che l’uso di cannabis, sia cronico sia acuto, può provocare molti disturbi psichiatrici e favorire la comparsa di sintomi psicotici, come il sentire voci, avere un sentimento di persecuzione o di fare del male agli altri: questi dati mostrano che fumare marijuana può portare anche all’autolesionismo ed è molto importante mettere in guardia i giovani da un pericolo purtroppo poco noto e sottovalutato. La prevenzione del suicidio passa perciò anche dalla riduzione del consumo delle droghe d’abuso, oltre che dalla maggiore attenzione verso i segnali che arrivano da chi è in difficoltà. 

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