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Tutti i problemi di … un tacco!

Sanihelp.it – Le scarpe con il tacco: chi non ne rimane affascinato?


Cosa si prova a indossarle?

Secondo uno studio recente pubblicato su Health Science Journal, l’86% delle donne prova dolori causati dai tacchi alti: in particolare, il 77,5% è affetto da dolori all’avampiede, mentre il 6% associa il dolore alla zona centrale della pianta.

Fenomeno che ha spinto sempre più donne a ribellarsi all’uso dei tacchi soprattutto quando viene imposto dalle aziende come in Giappone, protagonista del movimento #KuToo.

Anche star internazionali come Julia Roberts e Kristen Stuart hanno scelto di seguire questa tendenza, togliendosi sandali vertiginosi sul red carpet e veicolando così un messaggio di libertà.

Ricercatori dell’Hanseo University in Corea del Sud, hanno addirittura allestito uno studio per capire quali possono essere i danni provocati dall’indossare  tacchi alti dai 10 cm in su, esaminandone gli effetti su 40 donne che li indossano regolarmente: lo studio ha dimostrato che in un primo momento sono in grado di rinforzare i muscoli della caviglia, ma l’uso prolungato provoca uno squilibrio muscolare, un fattore che mette in pericolo il benessere delle caviglie.

Una delle patologie più diffuse legate all’uso frequente dei tacchi molto alti, che fanno perdere l’effettivo contatto con il suolo è l’alluce valgo, una deformazione delle dita con contemporanea sporgenza mediale del primo osso metatarsale.

Le calzature troppe strette possono provocare il dito a martello, ovvero una deformità che assume un aspetto piegato in corrispondenza dell’articolazione centrale del dito stesso e si associa a dolore e callosità che nei casi più gravi possono ulcerarsi.

Un’altra patologia legata alla pianta dei piedi è il neuroma di Morton, un disturbo ortopedico che interessa uno dei nervi che attraversa il piede: secondo una ricerca dell’Health and Social Care Information Centre del Regno Unito pubblicata sul Daily Mail, tra il 2004 e il 2015 questo tipo di disturbo è aumentato del 115%.

La cervicalgia, inoltre,  il comune dolore al collo, può essere causato dall’uso assiduo dei tacchi, oltre che dall’assunzione di una postura scorretta.

Per curare i disturbi e i dolori ai piedi scende in campo la podologia riabilitativa che, come assicura Angela Ravisato, dottoressa in podologia: «Mira a un approccio conservativo di cura e di prevenzione dei segmenti a rischio di lesione. In seguito a valutazione funzionale, biomeccanica e posturale, è possibile trattare il piede doloroso tramite ortesi plantari su misura, bendaggi, esercizi della muscolatura intrinseca ed estrinseca, terapia fisica strumentale. La tecnologia e lo sviluppo di elettromedicali ha permesso recuperi più rapidi dal dolore con ritorno ottimale all’attività quotidiana, lavorativa e sportiva. Mectronic ad esempio ha sviluppato il dispositivo laser Theal Therapy che consente di trattare la specifica situazione patologica in modo sicuro e selettivo, massimizzando i risultati terapeutici. Tema fondamentale ed ostico per l’efficacia riabilitativa, è l’utilizzo di una scarpa idonea al proprio piede, non corta né stretta, adeguatamente rispondente a requisiti di qualità, stabilità, ammortizzazione e protezione. Se le donne insistono ad indossare tacchi alti, dovrebbero almeno favorire un’altezza non superiore ai 4 cm ed indossarle per meno di 4 ore e meno di tre volte a settimana per garantire comfort, benessere e soprattutto ridurre rischio di lesioni».

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