Emergenza obesità nei Paesi in via di sviluppo
di Redazione Sanihelp.it
Pubblicato il: 13-01-2006
Pubblicato il: 13-01-2006
Contenuti correlati
Il maggior benessere ha giocato un ruolo importante in questo fenomeno, che però adesso è visibile anche nei paesi in via di sviluppo, dove per la prima volta il numero dei sovrappeso ha superato quello dei sottopeso.
Colpa del cibo di scarsa qualità? Non solo. Alfonso Siani, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino, spiega che l'obesità è una malattia multifattoriale, a cui concorrono componenti genetiche (25-30%), ambientali e abitudini alimentari.
Un mix pericoloso diffusosi ormai in tutto il mondo. Nel giro di pochi anni, ad esempio, è notevolmente aumentato il numero di cinesi in sovrappeso, mentre in India, dove vive circa la metà della popolazione sottonutrita del mondo, è in eccesso di peso il 55% delle donne tra i 20 e i 69 anni, con conseguente aumento del diabete.
La tendenza al sovrappeso è ancora più forte nelle popolazioni del Terzo mondo che si trasferiscono nei paesi industrializzati: cambiando radicalmente stile di vita per assumenerne uno più sedentario e meno sano a livello alimenatre, nel giro di una o due generazioni gli immigrati subiscono un forte aumento di peso, con un rischio di malattia pari o superiore agli abitanti autoctoni.
E a casa nostra? Le cifre sull'Italia parlano del 40% di maschi adulti in sovrappeso (30% le femmine) e del 10% della popolazione adulta obesa, con picchi nel Sud del paese. Ma il dato più preoccupante riguarda i più piccoli: gli italiani sono, con i greci, i bambini europei più in sovrappeso, con una quota impressionante di 35 bambini obesi su 100.
VOTA:
Video del Giorno: Promozioni: