HomeNewsGiovani, sani e belli? Provate con il curry

Giovani, sani e belli? Provate con il curry

Speciale Cibi Esotici

Sanihelp.it – Il nuovo elisir di eterna giovinezza arriva dall’Oriente, è una spezia giallastra che dona ai cibi un aroma inconfondibile e che, secondo un recente studio, è in grado di contrastare gli effetti del tempo del passa, mantenendo il cervello giovane e sano, a 80 anni come a 20.


Stiamo parlando del curry, sostantivo di origine anglosassone che designa uno dei componenti principali della cucina indiana, una polvere aromatica composta da diversi ingredienti tra cui curcuma, semi di coriandolo, cannella, zenzero, noce moscata, pepe nero, peperoncino, semi di fieno greco e, appunto, foglie di curry.

Da oggi abbiamo un motivo in più per non far mancare nelle nostre ricette questo originalissimo composto vegetale: pare infatti che il curcumino, il pigmento giallo del curry, sia un potente rimedio contro la morte neuronale e l’invecchiamento cerebrale, e scongiuri quindi l’insorgenza di malattie degenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. Lo rivela uno studio condotto dal dottor Giovanni Scapagnini, dell’Istituto di Scienze Neurologiche del CNR di Catania, in collaborazione con il Rockefeller Neuroscience Institute di Washington (DC), uno studio attualmente in fase di pubblicazione sulla rivista scientifica internazionale Antioxidant Redox Signalling (volume 3-4 2006).

Una prova? In India, dove il curry è la spezia predominante, utilizzata quotidianamente, sia l’Alzheimer che il Parkinson hanno un’incidenza bassissima: 7 volte meno rispetto a noi.

Il curcumino, spiega il dottor Scapagnini, è un polifenolo estratto dal tumerik (la pianta Curcuma Longa), di cui sono note da anni le proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e, più recentemente, antineoplastiche. Considerando la sua discreta biodisponibilità e la scarsa tossicità, si è voluto provare la sua efficacia nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, in particolare dell’Alzheimer. Infatti sia il danno ossidativo che i processi infiammatori sono particolarmente elevati nei cervelli di questi pazienti, suggerendo la possibilità di una terapia con un composto antiossidante e antinfiammatorio.

Ma i benefici del curry non finiscono qui. Le sue proprietà sommano le proprietà di tutti i suoi componenti, ai quali, oltre a quelli citati, si possono anche aggiungere i semi di papavero, i semi di senape e i chiodi di garofano.

Secondo la tradizione della medicina ayurvedica, il curry

stimola la digestione
abbrevia il metabolismo
disinfetta blandamente l’intestino
allevia i disturbi della pelle
tratta problemi della vista, dolori reumatici, tosse
aumenta la montata lattea
ha un'azione positiva contro i radicali liberi
riduce gli stati infiammatori (favorisce la produzione del cortisone naturale a opera delle ghiandole adrenaliniche)
protegge il fegato dai residui tossici dei cibi
ha un ottimo effetto sulla circolazione.

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