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Attenzione alle ore più calde

Caldo

Sanihelp.it – Durante le giornate di caldo e afa in cui viene previsto un rischio elevato bisogna ridurre i periodi in cui si sta all’aria aperta tra le ore 12:00 e le 18:00. questa precauzione va mantenuta anche per le successive 24 ore.


L’ondata di calore e il conseguente rischio viene previsto dalla protezione civile. Dal 2004 è infatti attivo ha attivato un sistema Sistema nazionale di sorveglianza.

Obiettivo del sistema di sorveglianza è quello di realizzare sistemi di allarme per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. I sistemi di allarme, denominati Heat Health Watch Warning Systems (HHWWS), sono sistemi città specifici che utilizzano le previsioni meteorologiche al fine di individuare, fino a 72 ore di anticipo, il verificarsi di condizioni ambientali a rischio per la salute e l’impatto sulla mortalità ad esse associato.

Sono stati stabiliti 4 livelli:

Livello 0 : Condizioni meteorologiche non a rischio per la salute della popolazione.
Livello 1: Condizioni meteorologiche che non rappresentano un rischio per la salute della popolazione ma possono precedere il verificarsi di condizioni di livello 2.
Livello 2: Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio.
Livello 3: Ondata di calore (condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi). È necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.

Durante le giornate in cui viene previsto un rischio basso per le successive 72 ore (livello 1 del sistema di allarme):
a. Evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (ore 12.00-18.00) e passare più tempo possibile in luoghi freschi e ventilati, assumendo adeguate quantità di liquidi
b. Tenere presente il caldo come causa di patologie o di aggravamenti nei soggetti già malati ed eventualmente contattare un medico.

Durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato per le successive 72 ore (livelli 2 e 3 del sistema di allarme):
a. Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli). Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento.
b. In presenza di uno dei sintomi sospetti contattare un medico
c. Per chi assume farmaci, consultare il proprio medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica.

Per conoscere le previsioni dei livelli di rischio è necessario visitare il sito della protezione civile.

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