HomeNewsTumore prostata: l'83% sopravvive grazie a chirurgia

Tumore prostata: l’83% sopravvive grazie a chirurgia

Sanihelp.it – Uno studio pubbblicato su Archives of Internal Medicine e condotto in Svizzera parla chiaro: la cura migliore per i tumori maligni della prostata è l’intervento chirurgico.


Dalla ricerca è emerso che gli uomini trattati con la chirurgia hanno una miglior sopravvivenza a 10 anni rispetto a chi è sottoposto ad altre opzioni terapeutiche, soprattutto se hanno un’età relativamente giovane e particolari forme tumorali.

I ricercatori dell’Università di Ginevra hanno voluto indagare su un tema, quello dell’efficacia dei trattamenti per i tumori prostatici, oggetto di un acceso dibattito. Gli scienziati svizzeri hanno tentato di ovviare a questa lacuna, analizzando i dati del Geneva Cancer Registry, per verificare gli effetti dei trattamenti cui sono stati sottoposti 844 pazienti ai quali era stato diagnosticato un tumore prostatico localizzato tra il 1989 e il 1998.

Di tutti i trattamenti analizzati, l’intervento chirurgico è apparso quello che offre le migliori chance di sopravvivenza a lungo termine, in particolare se il paziente è giovane. A 10 anni dalla diagnosi, infatti, il rischio di morte per tumore alla prostata risultava significativamente più elevato nei soggetti trattati con radioterapia o tenuti in osservazione, rispetto a quelli operati.

I tassi di sopravvivenza a 10 anni sono risultati, rispettivamente, dell’83% con l’intervento chirurgico, del 75% con la radioterapia, del 72% con la vigile attesa, del 41% con la terapia ormonale. La più elevata mortalità associata alla radioterapia e all’osservazione riguarda soprattutto i pazienti con meno di 70 anni e in quelli con tumori scarsamente differenziati, più suscettibili a diffondersi.

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FonteAiom

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