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Aiuto, mangio troppo!

Sanihelp.it – Hai deciso che settembre sarà il mese della svolta sulla bilancia? Prima ancora di pensare alla dieta, è bene che tu rifletta sul tuo rapporto con il cibo. 


Quasi sempre, infatti, all’origine dei chili di troppo c’è un utilizzo del cibo come elemento consolatorio nei cronfronti di stati d’animo negativi: ansia, stress, tristezza, rabbia.
Così non si mangia più solo per placare la fame (come dovrebbe essere) ma per mettere a tacere temporaneamente un problema interiore di tipo psicologico. In altre parole, si scatena il meccanismo della fame nervosa. Purtroppo, però, di solito chi ne soffre non se ne rende conto, o tende a sottovalutarla. Ecco allora quattro suggerimenti utili per smascherare il nemico invisibile della linea. E metterlo a tacere. 

Primo step: conoscere le proprie abitudini
Visto che spesso gli attacchi di fame nervosa vengono percepiti come tali solo dopo, è bene provare a metterli nero su bianco. Tieni a portata di mano un quaderno su cui annotare quando, cosa e perché mangi: ti sarà utile per scoprire se esistono situazioni, o persone, che ti spingono inconsciamente a mangiare. In questo modo, saprai quando occorre stare in guardia mettendo in atto una serie di piccoli accorgimenti, come distrarti telefonando a un amico o facendo una passeggiata. E se l’impulso a mangiare resta incontenibile, niente paura: basterà evitare di acquistare dolci o snack ipocalorici e sostituirli con pezzetti di frutta e verdura fresca sempre pronti all’uso. 

Secondo step: cambiare gradualmente Una volta scoperte le cause della tua fame nervosa, non pretendere di eliminarle in un solo giorno. Prevedi dei piccoli cambiamenti quotidiani al tuo stile di vita, cercando di introdurre delle parentesi piacevoli all’interno della giornata. Coltivare un hobby, ritagliarsi una pausa all’aria aperta… basta poco per alleviare lo stress senza bisogno di svaligiare la dispensa o il distributore di snack! 

Terzo step: pianificare con attenzione Le tue vecchie abitudini alimentari potrebbero essere così radicate da rappresentare degli automatismi involontari, che si ripresentano ad ogni occorrenza. Per evitarlo, devi sforzarti di ricreare nella tua mente dei nuovi schemi comportamentali da sostituire a quelli esistenti. Prova a immaginare nel dettaglio le situazioni più a rischio per la tua fame nervosa. L’imbarazzo ad una festa ti spinge a rimpinzarti al buffet? Crea nella tua testa una situazione in cui ti rechi al banco, scegli verdure e stuzzichini leggeri, lasci il piatto mezzo vuoto ed esci a scambiare quattro chiacchiere. Quando si presenterà l’occasione, ti verrà più semplice mettere in pratica questo atteggiamento, perché ti sembrerà di averlo già vissuto. 

Quarto step: pensa positivo.
Non pensare a questi cambiamenti in termini di rinuncia o sofferenza: concentrati invece sui benefici che stai regalando al tuo organismo consentendogli di nutrirsi in modo equilibrato e soprattutto solo quando ne ha realmente bisogno. La tua linea da bikini si fa ogni giorno più vicina: ripetitelo tutte le volte che puoi e sorridi, il successo è assicurato!

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