Sanihelp.it – Secondo l’opinione di medici francesi, un uomo di 72 anni, affetto da cardiopatia cronica, instauratasi dopo ripetuti infarti miocardici, è stato sottoposto a trapianto di cellule staminali muscolari nel giugno 2000 con miglioramento dei sintomi e della funzionalità cardiaca.
Dopo 18 mesi l’uomo è morto per un ictus e l’autopsia ha rivelato che le cellule staminali muscolari, precursori delle cellule muscolari mature, trapiantate dal muscolo della coscia al cuore, si erano specializzate in fibre mature muscolo-scheletriche.
Il Dr. Hagege, del Hopital Europeen Georges Pompidou a Parigi, ha dichiarato che le cellule trapiantate in realtà si mostravano differenti dalle cellule muscolari cardiache, ma hanno dimostrato una buona funzionalità ed una differenzazione dalle normali cellule di muscolo scheletrico.
Questa è la prima dimostrazione del concetto che cellule primitive, prese dal muscolo scheletrico del paziente, possono svilupparsi e sopravvivere in un’area di muscolo cardiaco danneggiato.
I risultati sono stati pubblicati sul numero di febbraio della rivista medica specializzata “Lancet”.
Hagege e colleghi avevano in precedenza segnalato miglioramenti dei sintomi e della funzionalità cardiaca del paziente evidenziatisi a distanza di 5 mesi dal trapianto. In precedenza il paziente ha subito un intervento di bypass coronarico per ripristinare il flusso sanguigno delle arterie ostruite, intervento che poteva, da solo, giustificare i miglioramenti.
L’insufficienza cardiaca è una patologia cronica, in cui il cuore non pompa il sangue con l’efficienza sufficiente a far fronte alle richieste dell’organismo; insorge in genere sulla base di un danno al muscolo cardiaco, spesso conseguente ad un attacco cardiaco.
Il trasferimento di cellule staminali dal muscolo scheletrico al cuore, sembra in grado di aiutare le aree cardiache danneggiate a pompare con efficienza.
L’ equipe francese, ha terminato uno studio sull’applicazione di questa terapia su un gruppo di 10 pazienti, ed inoltre uno studio internazionale, a più vasto raggio, che includeva 300 pazienti.
Altri ricercatori hanno impiegato cellule staminali del midollo osseo per stimolare la rigenerazione di vasi sanguigni in aree di danno cardiaco, con risultati incoraggianti.
Haggege ha spiegato che la tecnica applicata dal suo gruppo, consiste nel prelevare, tramite biopsia, tessuto muscolare, estrarre le cellule che vengono poi iniettate direttamente nella regione di cuore danneggiato del paziente. A causa della natura invasiva della procedura, i ricercatori hanno lavorato con pazienti che necessitavano in ogni caso di un intervento di bypass.
Ma, in futuro, ha aggiunto Hagege, si spera di poter introdurre le cellule attraverso l’uso di un catetere.
Da: The Lancet 2003