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Abbronzata sì, malata no

Nuova campagna per una esposizione solare consapevole

Sanihelp.it – Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati oltre 2 milioni di casi di melanoma e il numero è in costante aumento. In Italia l’incidenza è superiore ai 12-13 casi per anno su 100 mila abitanti. Se diagnosticato in tempo il 90% dei tumori cutanei potrebbe essere guarito. La prevenzione è quindi fondamentale.


Per questo motivo La Roche-Posay e ADOI (Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani) hanno realizzato la campagna Myskincheck, un progetto dermatologico di salute pubblica con l’obiettivo di sensibilizzare alla prevenzione del melanoma. Una campagna informativa itinerante, che girerà le principali spiagge italiane nei prossimi mesi estivi per offrire a chi vorrà uno screening gratuito dei nei e dare consigli su come prevenire il melanoma, soprattutto per quanto riguarda la corretta esposizione al sole.

Il melanoma è un tumore aggressivo della pelle che può manifestarsi su tutte le zone del corpo in cui sono presenti i melanociti, quindi la cute, ma anche le mucose, le meningi e l’occhio. Si presenta come una macchia molto spesso asimmetrica, con bordi irregolari, di colore molto scuro e con una grandezza variabile.

«Ogni individuo può sviluppare un melanoma, ma esistono dei fattori che possono aumentarne il rischio di insorgenza. Tra questi la presenza di una predisposizione familiare (circa il 10% dei casi di melanoma), la presenza di un fenotipo con carnagione molto chiara, con capelli biondi/rossi e occhi azzurri/verdi, la presenza di più di 50 nevi e di nevi congeniti. La percentuale di insorgenza di un melanoma su un nevo preesistente varia dal 20 all’80%», spiega il dott. Gian Marco Tomassini, Coordinatore nazionale gruppo melanoma ADOI.

La visita consiste in un esame obiettivo e uno strumentale con dermatoscopio e/o videodermatoscopio, da effettuare almeno una volta l’anno. «Scoperto in anticipo e trattato nella fase iniziale, il melanoma è guaribile perché il rischio che abbia invaso altri organi bersaglio (metastasi) è praticamente nullo – afferma il dott. Patrizio Mulas, Presidente ADOI – La terapia del melanoma è prevalentemente chirurgica. L’esportazione, seguita dall’esame istologico, rappresenta il regolare iter da seguire».

I danni derivanti dall’esposizione ai raggi UVA del sole e delle lampade solari come fattore di rischio di insorgenza del melanoma sono tuttora oggetto di vivaci discussioni. Recenti studi hanno evidenziato come il fattore di rischio non sia rappresentato dalla fotoesposizione cronica ai raggi ultravioletti, ma dalle ustioni solari avvenute in età giovanile, specialmente in soggetti con pelle chiara.

Dati Ipsos Italia 2007 evidenziano che gli italiani non adottano ancora un corretto comportamento al sole: il 61,1% degli italiani si scotta e il 31,4% ha dichiarato di non aver mai utilizzato una crema solare. Tra quelli invece che si proteggono con creme solari, il 42% lo fa solo per i primi giorni di esposizione al sole abbandonandone poi l’importante utilizzo.

La protezione è fondamentale non solo durante le vacanze estive, ma anche al rientro in città e in tutte le occasioni di esposizione ai raggi ultravioletti. Purtroppo questo sano comportamento risulta essere raro tra gli italiani. Solo il 3,4%, infatti, si è protetto in montagna d’inverno e il 2,8% durante attività sportive o all’aperto nell’ultimo anno.

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