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Per me il relax è…

Una ricerca svela come si rilassano gli italiani

Sanihelp.it – Relax e e bisogno di ferie: quest’anno più che mai gli italiani sentono il bisogno di fuggire da impegni lavorativi e pressioni finanziarie. È quanto emerge da una ricerca commissionata da Lipton Ice Tea alla società di ricerca SWG, condotta a giugno del 2009 su un campione di 600 intervistati rappresentativi dell’universo dei 16-54enni in Italia e intitolata appunto Come si rilassano gli italiani.


Per rilassarsi, la gran parte degli italiani ha bisogno di natura (70% donne e 71% uomini) e amore (74% donne e 67% uomini). In questo momento economicamente difficile per il Paese, il benessere emotivo è legato più a valori di base, alle cose semplici più che a soluzioni di consumo (il denaro è stato indicato dal 48% degli intervistati e fare shopping è tra le attività meno praticate per rilassarsi, indicata dal 10% degli intervistati).

Schiacciate tra gli impegni lavorativi e il ruolo domestico, sono le donne a sentirsi più stressate (32% contro il 26% degli uomini): ben il 70% delle intervistate ritiene di avere una vita troppo frenetica e il 57% ritiene di essere caricata di troppi impegni. Anche le alte aspettative altrui influiscono sul livello di stress (52%).

Il lavoro e lo studio sono la maggiore fonte di stress (61% per gli uomini e 53% per le donne), l’emotività è fonte di stress per il 27% delle donne intervistate. Le casalinghe sono stressate da famiglia/figli, soldi e problemi emotivi, chi lavora dagli impegni (per il 41% degli uomini sono gli impegni a causare stress).

Dalla stessa indagine emerge una diversità sostanziale tra uomini e donne nel modo di concepire e mettere in atto questa esigenza di rilassamento: le donne scelgono tendenzialmente la coppia o la solutidine, la cura del corpo e della mente. Coccolarsi è per loro la parola d’ordine. Gli uomini invece preferiscono la vita sociale, gli amici e la famiglia, stare fuori casa, fare attività e sport, anche all’aria aperta. Divertirsi è il concetto chiave.

Ma stress e relax non sono uguali per tutti. All’interno del campione sono stati infatti individuati quattro gruppi dove emergono caratteristiche salienti.

Gli spensierati, che sono soprattutto giovani maschi che studiano ancora, si dichiarano poco stressati. Il modo che preferiscono per rilassarsi è stare in compagnia, con gli amici, divertirsi. Amano fare sport e stare fuori casa; insomma consumano l’ampia scorta di energia di cui dispongono.

Gli stressati pressati sono invece 25-44enni occupati a tempo pieno, liberi professionisti e lavoratori autonomi, appartenenti alla classe socio-economica medio-alta e single. Si ritengono fortemente sotto pressione per la vita frenetica che conducono, per i molti impegni; in effetti hanno una quota di tempo libero inferiore agli altri gruppi.

Riescono a rilassarsi soltanto quando tacitano la coscienza avendo assolto a tutti gli impegni e possono finalmente togliere l’orologio. Allora hanno bisogno di silenzio, solitudine, natura. Amano le passeggiate, stare all’aperto, dedicarsi ai loro hobbies – non sanno stare con le mani in mano.

Molto diversa la situazione dei letargici: non sono stressati, subiscono un tasso di pressione molto limitato e banalmente correlato alla mole di impegni di cui si fanno carico. Per rilassarsi hanno bisogno di silenzio e la loro strategia anti stress è l’ozio. Amano dormire, stare a casa propria.

Gli stressati schiacciati si ritengono fortemente sotto pressione per la vita frenetica che conducono, per i troppi impegni, anche se risultano disporre di una quota di tempo libero in media con gli altri gruppi. Lo stress nasce fondamentalmente da problemi in famiglia e con i figli e da problemi economici. Si tratta infatti per lo più di occupati part- time, donne, impiegati nel settore privato, persone sposate, appartenenti alla classe socio-economica medio-bassa e bassa.

La soluzione per questo gruppo è rappresentata dal denaro: avere più soldi a disposizione. Poiché evidentemente questa soluzione non è di facile applicabilità, la strategia è l’evasione onirica: rimanere a casa a dormire e sognare, infatti, è gratis.

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