Tumore al seno: ridotti al 5% gli errori di diagnosi
di Roberta Camisasca
Pubblicato il: 08-09-2009
Pubblicato il: 08-09-2009
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I principi sono contenuti in un documento sottoscritto dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e Citopatologia Diagnostica (SIAPEC-IAP) e dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e presentato per la prima volta al Congresso Nazionale SIAPEC-IAP di Firenze.
Lo stato HER2 è un importante fattore prognostico e predittivo di risposta al trattamento, e la sua determinazione è richiesta su tutte le neoplasie mammarie operate al momento dell’impostazione della terapia.
Determinare con la maggiore accuratezza possibile la positività per HER2, che si osserva in circa il 20% dei casi di tumori del seno, consentirà alle pazienti che presentano questa espressione biomolecolare di beneficiare della terapia con trastuzumab, un anticorpo monoclonale che ha dimostrato di essere efficace contro questo tipo di tumori.
Per arrivare a questo scopo sono stati definiti i requisiti minimi di refertazione, la standardizzazione della refertazione e l’individuazione di percorsi diagnostico-terapeutici integrati. È importante che il patologo si renda conto dell’importanza clinica dei dati che produce: ciò che il patologo scrive nel referto diventa uno dei pilastri fondamentali delle successive scelte terapeutiche.
L’Italia è il primo Paese in Europa, e tra i primi al mondo, ad aver avviato una collaborazione di questo genere tra patologi e oncologi.In futuro, concludono gli esperti riuniti a Firenze, sarà indispensabile il coinvolgimento anche della figura del chirurgo della mammella.

Congresso Nazionale della Società Italiana di Anatomia Patologica
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