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Tumore al polmone ALK+, è disponibile in Italia lorlatinib

Tumori: prevenzione e terapie

Sanihelp.it – In Italia il tumore al polmone è la terza neoplasia più diffusa negli uomini e addirittura la seconda nelle donne e i decessi sono ancora troppi. La ricerca, negli ultimi anni, si è però portata avanti, e ha individuato delle alterazioni molecolari che sono alla base del suo sviluppo, come per esempio l’alterazione al gene ALK (Anaplastic Lymphoma Kinase), riscontrabile nel 5-7% dei pazienti con tumore non a piccole cellule, più frequentemente nei più giovani, sotto i 50 anni, fumatori (ma anche no). 
Questa alterazione favorisce la crescita tumorale e la formazione di metastasi.
«Negli ultimi venti anni tante sono le acquisizioni scientifiche e i progressi della ricerca nella diagnostica e nella terapia del tumore polmonare non a piccole cellule con l’identificazione di nuovi target d’azione e farmaci specifici. Nonostante questo c'è ancora un forte bisogno di soluzioni, soprattutto per affrontare in modo efficace la malattia al momento della progressione e in particolare quando questa interessi il comparto cerebrale. La disponibilità di lorlatinib è quindi una notizia assolutamente positiva perché ci permette di trattare pazienti con riarrangiamento di ALK, per i quali era urgente trovare una soluzione per un adeguato approccio alla malattia nel suo decorso», spiega Silvia Novello, Professore Ordinario di Oncologia Medica presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e presidente di WALCE Onlus, associazione nata per tutelare e informare gli ammalati di tumore al polmone e i loro caregiver.
Lorlatinib è indicato per pazienti adulti con tumore non a piccole cellule ALK+, in cui la malattia sia progredita nonostante altre terapie e anche in presenza di metastasi cerebrali, in quanto il farmaco è in grado di passare la barriera ematoencefalica, cioè la struttura che regola il passaggio sanguigno di sostanze chimiche da e verso il cervello, per protezione del sistema nervoso da intossicazioni. Si tratta inoltre di un medicinale ben tollerato, che lascia quindi sperare in una nuova ed efficace opzione terapeutica.


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