Sanihelp.it – Se i soliti parassiti come zecche, pulci, flebotomi e zanzare possono causare gravi problemi al nostro animale, è anche vero che esistono in commercio diversi prodotti, sia per uso locale che per uso interno, per combatterli o anche solo per evitare che si avvicinino, ed è sempre nostra cura pensarci.
Api, vespe, calabroni e bombi sono invece tra gli insetti più comuni che popolano le città, le campagne e le spiagge, e anche loro possono provocare problemi. Di solito la loro puntura non crea problemi irreparabili, a meno che non ci sia un’allergia specifica, con possibilità di shock anafilattico, o nel caso di punture multiple. In questi casi possono comparire dei sintomi quali stanchezza, gonfiore nel punto di inoculo, difficoltà respiratoria. Il dolore può essere intenso e per alleviare il fastidio è possibile applicare dell’acqua fresca, del ghiaccio avvolto in un panno o una pomata al carbonato di zinco. A provocare il dolore e il gonfiore non è la puntura in sè e per sè, ma la piccola quantità di veleno che viene iniettata.
Un pericolo per il cane è costituito inoltre dalla cosiddetta mosca delle stalle, Stomoxys calcitrans, che non inietta veleno ma si nutre del sangue di molti mammiferi, compresi l’uomo e il cane. Molto diffusa ovunque, ma in particolare nei campi e nelle aziende agricole, questo insetto può essere confuso con la mosca comune, Musca domestica, ma in realtà è più grande, con strisce longitudinali lungo il torace e macchie scure sulla parte superiore dell’addome. Molto vorace e aggressiva, colpisce il cane nelle zone del corpo in cui è più facile raggiungere i vasi sanguigni, specialmente sull’estremità delle orecchie. Anche in questo caso vi è la possibilità che l’animale sia allergico alle sostanze contenute nella saliva dell’insetto e che subisca uno shock anafilattico.
La parte colpita deve essere lavata con acqua e sapone antibatterico e disinfettata. Per prevenire queste situazioni è bene applicare un prodotto ad azione repellente, mentre se si è in presenza di punture multiple bisogna rivolgersi al veterinario che deciderà se prescrivere un eventuale antibiotico.