Sanihelp.it – Il fibrosarcoma è un tumore del tessuto sottocutaneo e/o del derma associato a iniezioni, in particolare di vaccini (nessun vaccino in particolare), per la trasformazione neoplastica di un primitivo processo infiammatorio indotto dall’iniezione. L’infiammazione può però essere causata anche da un trauma, per cui si pensa che sia proprio il processo infiammatorio a causare una proliferazione incontrollata di fibroblasti e mioblasti che vanno incontro a una trasformazione maligna. Tuttavia la patogenesi di questo tumore non è del tutto chiara e potrebbe essere che si sviluppi in seguito all’inoculazione di varie sostanze e non solo dei vaccini. Il fatto che si localizzi quasi esclusivamente nelle zone in cui vengono fatte le iniezioni, tra le scapole o nel sottocute del fianco, appare piuttosto significativo. Il primo sintomo è di solito una tumefazione dura sotto la pelle, che si avverte accarezzando il gatto. In genere a questo stadio l’animale non avverte dolore ma, a seconda dell’aggressività, il tumore può crescere rapidamente, in qualche mese o in poche settimane, facendo peggiorare le condizioni di salute del gatto. Possono comparire altri disturbi, come difficoltà di movimento o di respirazione. I fibrosarcomi si manifestano soprattutto nei gatti adulti e anziani indipendentemente dalla razza e dal sesso, in corrispondenza dei classici punti di inoculo.
È importante che il proprietario si abitui a controllare l’eventuale presenza di noduli e che non li sottovaluti, recandosi subito dal veterinario.
La diagnosi si basa sulla anamnesi (iniezioni fatte di recente) e sugli esami citologici e istologici.
Se il tumore è ancora piccolo e non ci sono metastasi, la terapia è chirurgica, per la rimozione il più completa possibile. Una volta a casa, antidolorifici e collare di elisabetta. Se non si può rimuoverlo, si ricorre alla chemioterapia, per esempio con doxorubicina, alla radioterapia e/o all’immunoterapia.