Sanihelp.it – L’inverno porta con sé gli odiati sbalzi di temperatura. Se fuori il termometro registra temperature sotto zero, all’interno di uffici e case si possono trovare microclimi tropicali. Termosifoni e condizionatori possono seccare la pelle rendendola più ruvida e screpolata.
Per prevenire la pelle secca da riscaldamento bisogna osservare alcune abitudini. Arieggiare la stanza, almeno per mezzora la mattina: il ricambio d’aria è fondamentale per sanificare l’ambiente e ripristinare l’ossigeno. La temperatura della camera da letto deve aggirarsi intorno ai 19-20 gradi e non scendere sotto i 16 per evitare la pelle secca da sudore, sia freddo che caldo.
«Dormire con i riscaldamenti accesi è un errore – sottolinea Antonino Di Pietro, dermatologo plastico – Manteniamo il corpo al caldo sotto il piumone e se a questo aggiungiamo caloriferi accesi l’organismo risponde con sbalzi di temperatura corporea. Al risveglio sarà facile notare capelli stropicciati dal sudore, pelle più secca e spenta, screpolata e con grana irregolare, come se fosse vittima di agenti esterni. In più, il calore favorisce la comparsa di inestetismi come segni, linee e microrughe.
In inverno è dunque importantissimo idratare la pelle con cosmetici performanti. In farmacia trovi diverse varietà: dall’acido ialuronico, al complesso Fospidina, ai glucosaminoglicani. Tutela anche i capelli con shampoo protettivi e riparatori e una volta alla settimana concediti una maschera idratante. I capelli rovinati dal calore del riscaldamento si spezzano facilmente e risultano spenti e crespi.
L'umidità in casa deve essere compresa fra 40% e 65%. Vanno bene le vaschette di porcellana piene d’acqua che si appoggiano ai caloriferi. Ottimi i deumidificatori con estratti di lavanda, da mettere in camera da letto: il profumo ha proprietà rilassanti e calmanti che possono conciliare il sonno».