Sanihelp.it – Secondo una ricerca dell’Osservatorio MV Cosmetiques, realizzata su un panel di 800 donne di età compresa tra i 20 e i 60 anni, si stima che la spesa per i preparativi per le occasioni speciali, come il Capodanno appena trascorso, si aggiri tra i 150 e 1000 euro.
Il 25% delle donne, soprattutto in giovane età, non rinuncia al parrucchiere, dove spende in media 150 euro, tra taglio, piega e shatush, il nuovissimo trattamento schiarente per avere capelli come Belen. Il 40% circa, alla seduta dal parrucchiere, aggiunge l’appuntamento dall’estetista per manicure, pedicure e ceretta, con una spesa media totale di 300-400 euro.
Il 23% delle donne, soprattutto quarantenni, si sottopone inoltre a cure specifiche dall’estetista, come pulizia viso e sedute di peeling per rendere il viso luminoso, il cui costo si aggira sui 100 euro a visita, per un totale di 600-700 euro. Infine un esiguo 12 % prende la notte di Capodanno come pretesto per rivolgersi al chirurgo estetico e sottoporsi a punturine di acido ialuronico, per cancellare le prime rughe.
«Ma in periodo di crisi rimangono molte (circa il 45%) anche le donne, soprattutto giovani, che si affidano ai rimedi della nonna per risparmiare. «Alcuni rimedi fatti in casa possono venire in aiuto, ma non bisogna credere a tutto quello che si legge – commenta la cosmetologa Milena Valentini – Un esempio sono i cetrioli sugli occhi per togliere le borse. In realtà hanno un’azione rinfrescante, perché li prendiamo dal frigorifero, ma non hanno nessuna proprietà ulteriore. Una soluzione equivalente sarebbe mettere dei batuffoli di cotone inumiditi.
Anche i benefici antirughe delle bustine di tè verde o del papavero sono falsi – spiega la Valentini – Le foglie del tè possono svolgere una leggera funzione rinfrescante, ma per chi soffre di macchie cutanee, la teina può provocare infatti un aumento del fenomeno. L’infuso di papavero ha proprietà calmanti che, agendo sulla muscolatura, la rilassano e favoriscono la distensione. Applicando l'infuso con dischetti di ovatta e lasciandoli in posa per 20 minuti, si ha una sensazione di rilassatezza che distende il viso, rendendolo meno rugoso, ma l'effetto è momentaneo.
Per quanto riguarda il problema dell’acne, il famoso dentifricio, utilizzato soprattutto dai giovani, può avere funzione di riassorbimento solo a condizione però che la persona non abbia la pelle molto sensibile e soprattutto che il brufolo non si sia ancora manifestato in forma purulenta, altrimenti si rischiano irritazioni e infezioni. Inoltre non bisogna assolutamente utilizzare dentifrici ad azione sbiancante.
Anche la leggenda del burro – continua l’esperta – che può contrastare la pelle acneica non è vera, in quanto è troppo grasso e può portare a un peggioramento della condizione, così come il lievito di birra, che sembra migliorare il problema, ma col tempo acutizza il fenomeno. Gli impacchi di oli e burro non nutrono i capelli, ma li sporcano».
E i benefici dell’olio di oliva? «L'olio di oliva puro non idrata ma ammorbidisce la cute – chiarisce Milena Valentini – perché penetra solo nello strato superficiale della pelle. Se si utilizzano umettanti (acqua, gel di aloe), i corneociti si gonfiano e si idratano, dando un aspetto di pelle più turgida, ma poi l'acqua evaporerà e l'effetto svanirà quasi subito.
È necessario un mix dei due ingredienti (olio e acqua) ed è per questo che è meglio utilizzare le creme (emulsioni olio in acqua), magari contenenti olio di oliva, piuttosto che ricorrere all'olio puro. Altra accortezza è inumidire la pelle prima di passare l'olio, in modo da avere l'effetto emulsione e la pelle idratata».