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Inverno, la pelle ha bisogno di qualcosa in più

Beauty invernale

Sanihelp.it – Il termometro ormai lo mostra con chiarezza: è arrivato l’inverno. Momento non certo facile per la pelle che chiede attenzioni particolari. Con l’avvento del freddo infatti la barriera cutanea si impoverisce, anche per colpa degli sbalzi di temperatura e del caldo dei locali riscaldati, e questo favorisce la perdita di acqua transdermica.


La cute registra così un alto tasso di disidratazione che si manifesta in secchezza diffusa, micro-rugosità e linee di espressione più marcate. Per chi vive nella grandi città, poi, al freddo si aggiunge lo smog. E’ un altro pericolo per la pelle: l’esposizione all’aria inquinata aumenta infatti la produzione di radicali liberi al livello dell’epidermide, determinando una maggiore incidenza di stress ossidativo e di molecole infiammatorie. La pelle esposta agli agenti inquinanti è scarsamente ossigenata e mostra segni di sofferenza, come invecchiamento accelerato, arrossamenti, ruvidità.

Come rimediare all’effetto »carta vetrata»? «Serve l’applicazione regolare, due o più volte al giorno, sulle parti interessate di una crema ad azione restitutiva in grado di ridare alla cute i liquidi persi e di riparare la barriera cutanea danneggiata perché sia in grado di trattenere acqua» spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano e presidente fondatore Isplad.

«Tra le molecole più performanti in questa direzione ci sono l’acido ialuronico, le vitamine B3 e B5, o pantenolo, la fospidina, la glucosamina, i fosfolipidi. Le vitamine A e E sono preziose per favorire il ricambio cellulare aiutando a ricostruire uno strato corneo più compatto e forte. Sono inoltre potenti antiossidanti in grado di arginare il processo di invecchiamento accelerato dall’esposizione ai raggi del sole, anche nella stagione fredda».

La presenza nella formula di sostanze lenitive e addolcenti come la calendula può essere utile per offrire massimo comfort alla cute. Questa pianta è infatti ricca di flavonoidi e mucillagini. I primi  hanno un’azione riepitelizzante e rigenerante, stimolano il metabolismo cellulare a livello di epidermide e derma e l’attività vasoprotettiva sul microcircolo. Inoltre accelerano il rinnovamento epidermico stimolando la sintesi del collagene.

Le mucillagini presenti negli estratti di calendula favoriscono l’idratazione cutanea. Uno studio dell'Università di Bahawalpur, in Pakistan, ha valutato gli effetti di una crema a base di questa pianta sulla pelle. Sono state preparate due creme (una base, senza estratto di calendula, e una con estratto al 3%). Entrambe sono state applicate sulle guance di 21 volontari per un periodo di otto settimane. Il risultato è stato che dove si è applicata la crema a base di calendula, si sono registrati miglioramenti molto significativi nell’idratazione, nell’elasticità e nella compattezza della pelle.

Un altro ingrediente vegetale amico della pelle in questa stagione è l'estratto di stella alpina. Uno studio del 2021 condotto dalla Sungkyunkwan University di Seul, nella Corea del Sud, ha rilevato con test in vitro che vanta una forte azione antiossidante in risposta all’irraggiamento con UV. È in grado infatti di contenere e ridurre il processo infiammatorio innescato dalle radiazioni. Lo stesso studio ha verificato gli effetti positivi dell’estratto di stella alpina rispetto a placebo sull’elasticità e la densità cutanea che si traducono in una riduzione delle rughe peri-orbitali.


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