Sanihelp.it – Togliere una ruga oppure riempire le labbra. L’acido ialuronico in genere si utilizza così, concentrando la correzione su un unico difetto. Ma negli ultimi tempi la questione sembra essere cambiata. Tanto che il nuovo trend del 2023 si annuncia all’insegna del Full face cioè di un intervento che mira a migliorare l’estetica dell’intero viso proprio grazie all'utilizzo dei filler.
«Corregere un singolo difetto presenta un rischio non di poco conto: si ottiene spesso il risultato opposto a quello desiderato. Perché si mettono ancora più in evidenza i segni di invecchiamento delle altre parti del viso» spiega Vittorio Crobeddu, dermatologo ISPLAD. Ecco perché adesso sempre più specialisti propongono un approccio a tutto volto, full face appunto, alla ricerca di una maggiore armonia che abbia come risultato un ringiovanimento globale.
«Per il medico si tratta di una sfida: deve ottenere la consapevolezza e la fiducia del paziente, scegliere il prodotto più indicato in base alle zone da trattare e avere le competenze per eseguire il trattamento usando diverse tecniche di iniezione. Nell'approccio a tutto il viso, non esistono soluzioni preconfezionate: l'intervento va »tagliato» su misura per ogni singolo volto» spiega Crobeddu.
Per introdurre l'approccio Full Face, occorre capire che la perdita di volume in un'area influenza le altre. Basta un esempio: il trattamento delle guance influenza anche le rughe naso-labiale, il solco lacrimale e la cavità infraorbitale; quello della regione temporale interessa la posizione del sopracciglio e delle palpebre e così via.
In genere, il trattamento Full Face inizia nella zona mediana del viso, che va dalla radice del naso alle labbra. Questo perché questa parte include i tratti essenziali che caratterizzano la bellezza del viso ed è maggiormente responsabile dell'aspetto giovanile. Ma soprattutto perchè è una delle prime aree a mostrare segni di invecchiamento.A seguire si può intervenire sugli altri distretti: sulle tempie, sul profilo mandibolare, sulle labbra, ma sarà il medico a valutare con il paziente i successivi step. In che modo?
«Durante la visita si cerca di analizzare insieme quali siano le caratteristiche del volto. Una domanda da farsi è: »che cosa trasmette il mio viso? Tristezza, stanchezza, corrucciamento, rabbia? In base alle risposte si cerca di intervenire per correggere quelle zone responsabili di questi attributi negativi» spiega l'esperto. Ad esempio, l'aspetto stanco può essere determinato da guance cadenti, depressioni delle tempie e occhiaie. La correzione di queste caratteristiche e il rinforzo degli aspetti tipici di un volto giovane e disteso, come l'innalzamento degli angoli della bocca, caratterizzano la strategia Full Face.
I filler BioHyalux, distribuiti in Italia da CDlifePharma, sono ideali per realizzare un trattamento Full Face. Si tratta di prodotti di alta gamma, contenenti acido ialuronico purissimo e che per la sua struttura molecolare assicura un risultato del tutto naturale e duraturo.
Uno studio osservazionale su circa un centinaio di pazienti condotto dai dermatologi ISPLAD ha rilevato come il filler BioHyalux abbia soddisfatto appieno le aspettative di medici: oltre il 97% dei dermatologi si è dichiarato da soddisfatto (26,6%) a pienamente soddisfatto (50%) fino a eccezionalmente soddisfatto (21,3%). Anche per quanto riguarda i pazienti, l'indice di gradimento si è rivelato altissimo: il 24,5% è rimasto eccezionalmente soddisfatto, il 44%,7% molto soddisfatto, il rimanente 30% tra soddisfatto e sufficientemente soddisfatto (solo il 3,1%). Da segnalare inoltre che il 98,9% dei pazienti non ha avuto alcun effetto collaterale e quando questi si sono verificati si è trattato di lievi inconvenienti quali leggero indolenzimento ed eritema. Nessuno ha avuto edema, che è uno dei riscontri più frequenti in questo tipo di trattamenti.