Sanihelp.it –In una lontana primavera degli anni ’90, per la precisione il 13 aprile, una coppia tailandese ha stabilito il record del bacio più lungo della storia: ben 46 ore consecutive. Ecco allora che dal quel giorno il 13 aprile è stato eletto Giornata Internazione del Bacio, una ricorrenza che va festeggiata prendendosi innanzitutto cura delle labbra.
Che per un bacio indimenticabile devono essere morbidissime. Serve quindi uno scrub per eliminare le ruvidità (si può anche usare un vecchio spazzolino a patto che sia in setole morbide passandolo delicatamente sulle labbra) e a seguire dosi generose di un balsamo idratante e nutriente per restituire elasticità e compattezza alla delicata mucosa labiale che facilmente si inaridisce.
Rossetto in primo piano
Ma per festeggiare come si deve la Giornata del Bacio, gesto ora romantico, ora sensuale ma sempre sigillo di amore, le labbra oltre che morbide devono essere vestite di colore. E’ tempo quindi di rossetto. Scegli l’effetto che più ti piace, satinato, ultra-brillante oppure matt. Punta sul colore che preferisci e che ti sta meglio. Decidi per una lacca con il pennellino o per il classico stick, per una formula burrosa e soffice sulle labbra o per una liquida effetto no-transfer. Ma quel che conta indossalo, sempre.
Un suggerimento che non c’è neppure bisogno di dare visto che per le donne il rossetto è un amico fedele, a cui affidare glamour e bellezza, charme e sensualità. Perché nell’infinita gamma di formule e di nuance, di effetti e consistenze, il rossetto accompagna la vita della maggior parte delle donne, dalla giovinezza all’età matura vestendo solo negli States 121 milioni di labbra.
In Italia la spesa annuale per il più rappresentativo e ricercato simbolo della cosmetica si aggira attorno ai 300 milioni di euro, con numeri di tutto rispetto che persino la pandemia non è riuscita più di tanto ad incrinare. Ovviamente parlando di cifre ci si attiene ai rossetti che si trovano dalle profumerie alla grande distribuzione, tenendo fuori i top di gamma, rossetti venduti a cifre astronomiche (dai 62 mila ai 14 milioni di dollari) non tanto per la loro formula quanto per l’involucro in oro tempestato di diamanti.
Liquido o in stick? A te la scelta
Qualsiasi rossetto comunque è un piccolo tesoro. Perché in un attimo ravviva non solo le labbra ma tutto il viso, regala eleganza e perfezione, aggiunge quel tocco in più di glamour che non guasta mai, in tutte le situazioni, anche in quelle di tutti i giorni. E se un rossetto classico è morbido e superconfortevole grazie a un sapiente cocktail di oli, cere, glicerina, agenti emollienti e idratanti, un no-trasfer offre la garanzia di massima tenuta in qualsiasi circostanza, persino dopo un tuffo in piscina o un inaspettato bagno di mezzanotte. Non teme nulla, infatti, né una calda giornata di sole né una nottata di brindisi, tanto che per toglierlo è opportuno usare uno struccatore oleoso. E tutto senza compromessi sulla morbidezza: l’aggiunta nella formula di acido ialuronico e oli vegetali leggerissimi, scongiura il rischio, concreto fino a qualche tempo fa, che le labbra si inaridiscano.
Il colore? Una scelta del tutto personale
La gamma di nuance è davvero infinita e spazia dai toni nude, eleganti e raffinati nella loro discrezione, ai colori più accesi, dall’intramontabile rosso, simbolo indiscusso di sensualità e seduzione, agli effetti metallici gettonatissimi tra le più giovani. L’applicazione si modula in base al prodotto scelto: nelle versioni liquide, il pennellino scivola facilmente sulle labbra disegnandole con precisione mentre se il rossetto è in stick meglio usare la matita per un contorno preciso e dare due passate per un risultato impeccabile. Il trasformismo è comunque una delle doti migliori dei rossetti no transfer che, dopo una lunga giornata sulle labbra, tornano vividi con una semplice passata di gloss.