Advertisement
HomeBellezzaChirurgia plastica, l'etica prima dell'estetica

Chirurgia plastica, l’etica prima dell’estetica

Sanihelp.it – Esiste, purtroppo, un dilagante mercato dei trattamenti eseguiti senza le necessarie competenze mediche, spesso da operatori non qualificati, ma anche gli interventi chirurgici affrontati con leggerezza in strutture non idonee da medici privi di scrupoli.
Non solo punturine dunque, ma veri e propri abusi, che finiscono sempre più spesso all’onore delle cronache.


Un fenomeno in crescita a livello globale, che assume contorni particolari in un Paese come l’Italia, che in un solo anno è passata dal nono al quarto posto nella classifica mondiale delle nazioni dove vengono eseguiti più interventi di chirurgia estetica. Un vero boom: dai 757.000 del 2023 agli oltre 1,3 milioni di trattamenti del 2024 (dati ISAPS, International Society of Aesthetic Plastic Surgery).

Si è chiuso con un forte richiamo etico la tre giorni di convegni e approfondimenti sulle più moderne tecniche operatorie che dal 3 al 5 Ottobre ha portato a Salò, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, un centinaio di chirurghi plastici da 25 Paesi del mondo per la 21a edizione di BBF, uno dei più importanti convegni europei di medicina estetica.

“Ogni anno, una parte della nostra attività chirurgica è dedicata a correggere gli errori commessi da altri e provocati da trattamenti errati o improvvisati” sottolinea la dottoressa Chiara Botti, tra i promotori del convegno e docente di chirurgia plastica presso le scuole di specializzazione delle Università di Padova, Verona e dell’Università Cattolica di Roma.

Siamo di fronte a una vera e propria esplosione di richieste, e la cronaca purtroppo riporta sempre più frequentemente le conseguenze drammatiche che possono scaturire dall’improvvisazione. Non si tratta di censurare le famose punturine, che però sono tutt’altro che innocue e andrebbero somministrate solo da specialisti, ma di lavorare sia sulla formazione dei medici che sulla corretta informazione, senza promettere risultati miracolosi. La chirurgia estetica non è un supermercato dove possiamo comprare tutto quello che ci ingolosisce di più. Serve una nuova alleanza medico-paziente per mettere un freno agli eccessi e a chi approfitta della buona fede altrui. Perché non basta denunciare i cialtroni, dobbiamo aiutare le persone  a riconoscerli”.

Iniziativa completamente no-profit, BBF 2025 era dedicato alla chirurgia plastica facciale e in particolare a lifting e blefaroplastica, due tra le procedure più complesse ma anche più richieste, non solo in Italia. La blefaroplastica, in particolare, nel 2024 è diventata l’intervento estetico più eseguito nel mondo, davanti a liposuzione e mastoplastica additiva, su un totale di 17,4 milioni di interventi di chirurgia plastica a livello globale. In Italia, nel 2024, ne sono state effettuate oltre 56.000.

Nei 3 giorni di incontri e conferenze sono stati eseguiti diversi interventi in live surgery sulle diverse aree del volto, con particolare attenzione allo studio dell’anatomia, delle proporzioni e della tridimensionalità. Un originale speed date chirurgico ha consentito ai partecipanti di confrontarsi direttamente con un membro della facoltà per approfondire i casi clinici presentati.


I proventi delle iscrizioni al congresso  vengono devoluti a progetti di assistenza e associazioni di volontariato. Oltre 460.000 euro i fondi che finora hanno finanziato interventi in Italia, Africa e Sud America.

Video Salute

Ultime news

Gallery

Lo sapevate che...