Sanihelp.it – Essere single costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di diabete di tipo 2: essere soli, infatti, spinge a non preoccuparsi sufficientemente del proprio stile di vita e delle scelte alimentari che si fanno, spinge inoltre a trascurarsi e anche a non assumere le medicine.
A sostenere l’evidenza di questi fatti uno studio giapponese presentato durante il congresso annuale dell’associazione europea per lo studio del diabete (Easd): secondo lo studio fra le persone con diabete di tipo 2, il 90% di tutti i diabetici, quelli che vivono una relazione di coppia stabile hanno il 50% di probabilità in meno rispetto agli altri di sviluppare sovrappeso.
Avere il diabete di tipo 2 ed essere anche in sovrappeso significa dover convivere con gravi complicanze della malattia, in primis la sindrome metabolica che eleva terribilmente il rischio di eventi cardiovascolari.
Lo studio ha anche evidenziato che il rischio di sviluppare sovrappeso in caso di diabete di tipo 2 è molto alto soprattutto per i maschi single questo perché, molto spesso, i maschi non cucinano e se sono single tendono a mangiare spesso fuori casa in pizzerie e fast food, a non fare la spesa come dovrebbero e a mangiare malissimo.
Poter contare su un compagno di vita, invece, spesso si traduce in una maggiore attenzione per la spesa, nel consumo di frutta e verdura e nell’allestimento di piatti completi da un punto di vista nutrizionale.
Chi è solo, maschio o femmina che sia, invece, tende a dimenticare di prendere le medicine o comunque non le assume con la dovuta regolarità.
Questo studio suggerisce come le persone single che scoprono di essere diabetiche dovrebbero essere supportate di più di quelle in coppia e dovrebbero ricevere un aiuto e una formazione molto particolareggiata su come alimentarsi correttamente e assumere i farmaci.