Sanihelp.it – Uno studio pubblicato sulla rivista Gastroenterology e condotto presso l’università di Goteborg in Svezia ha cercato di testare l’efficacia della dieta FODMAP, ovvero un regime alimentare povero di carboidrati fermentabili a catena corta ( a ridotto contenuto quindi di miele, latte, latticini, aglio, cipolla, fagioli, lenticchie, soia, avocado, ciliegie, prugne ) nel ridurre la sintomatologia associata alla sindrome da intestino irritabile (IBS).
Nello studio sono stati arruolati 67 pazienti, tutti affetti da IBS: 33 pazienti per 4 settimane hanno seguito una dieta FODMAP, mentre 34, sempre per 4 settimane, hanno seguito la dieta normalmente raccomandata per i pazienti con IBS ovvero pasti equilibrati, consumati ad orari regolari e fissi; generalmente nei pazienti con IBS si insiste più sull’importanza della regolarità dei pasti che sul loro contenuto.
Al termine dello studio entrambi i gruppi di pazienti, senza nessuna differenza di sorta, hanno evidenziato una riduzione nella sintomatologia dell’IBS.
Gli autori dello studio ritengono che sia i consigli tradizionali che le indicazioni della dieta FODMAP possono essere utili nella gestione dell’IBS.