Sanihelp.it – All’ultimo congresso dell’ American Chemical Society alcuni ricercatori inglesi hanno presentato i risultati dei loro studi secondo i quali l’alginato contenuto nelle alghe marine brune, sono in grado di ridurre l’assorbimento dei grassi anche del 75%.
Gli autori dello studio hanno usato una sorta di intestino artificiale in grado di mimare le funzionalità dell’intestino umano: hanno così mischiato ai grassi 60 tipi diversi di alghe scoprendo le interessanti proprietà dell’alginato.
I ricercatori stanno adesso cercando dei volontari su cui sperimentare le proprietà dell’alginato: per il momento hanno mischiato l’alginato insieme con il pane e chi lo ha assaggiato ha affermato che il pane all’alginato ha un sapore migliore rispetto al pane bianco venduto in Inghilterra.
Gli autori dello studio, perciò, stanno cercando di invogliare qualche azienda a produrre biscotti , yogurt o pane arricchiti di alginato: in questo modo si potrebbe mangiare tagliando i 3|4 dei grassi ingeriti normalmente con il pasto.
Gli esperimenti condotti con l’alginato fanno parte di un progetto triennale anglosassone che tenta di venire incontro alle richieste dell’EFSA, l’Autorità Europea per la sicurezza Alimentare, che ha chiesto di dare concretezza alle etichette alimentari di numerosi prodotti che promettono dimagrimento, abbassamento dei livelli di colesterolo proprio in virtù del loro contenuto in fibre.
È pur vero che un qualunque cibo arricchito in fibre non potrà mai produrre sull’organismo gli stessi effetti benefici che può produrre un’alimentazione varia e naturalmente ricca in fibra di diversa natura.