Sanihelp.it – Più del 55% delle donne dei paesi industrializzati soffre di insufficienza venosa, un disturbo della circolazione che provoca un ristagno di sangue nelle gambe; il sangue risale dal basso verso l'alto con difficoltà e perciò le caviglie si gonfiano, le gambe danno prurito, sono indolenzite e pesanti.
È un disturbo che colpisce prevalentemente le donne, soprattutto quelle con più di 60 anni, in sovrappeso, con alle spalle più gravidanze ed è una patologia che si aggrava con il caldo.
Una corretta alimentazione è uno dei pilastri per contrastare l'insufficienza venosa: bisogna bere molto e bisogna prediligere le acque ricche in sali minerali, quelle cioè con un residuo fisso maggiore di 500 mgl e un pH superiore a 6,2.
Molte donne, però, non riescono a bere i fatidici 2 l di acqua al giorno: un metodo per risolvere questo problema può essere di imporsi di bere un bicchiere di acqua ogni ora.
È di fondamentale importanza ridurre l'apporto di sodio limitando gli alimenti che ne sono ricchi e riducendo il sale nei condimenti.
Il sale causa ritenzione idrica: con l'avanzare dell'età poi, i muscoli tendono a perdere tono e acqua e la fuoriuscita dell'acqua dalle cellule muscolari è incentivata dalla presenza del sodio.
Per questo oltre a limitare il sodio è importante aumentare l'introito di magnesio, potassio e calcio tutti minerali che fanno in modo che il muscolo trattenga l'acqua all'interno delle sue cellule.
Perché si introducano le giuste quantità di questi minerali ogni giorno bisognerebbe consumare verdura cruda e 2-3 frutti al giorno.