Sanihelp.it – Tempo di Natale, tempo di dolci, panettoni, pandori, praline e torroni, tutti i golosi e più in generale gli amanti della pasticceria non possono non gioire di fronte al messaggio lanciato da uno studio inglese: per dimagrire bisognerebbe iniziare il pasto con un dolce.
Gli autori della ricerca hanno condotto un esperimento su un modello animale scoprendo che ritardare durante il pasto, l’introito di cibi zuccherini o stare a digiuno molte ore allerta l’attività di un enzima, chiamato glucochinasi che spinge a desiderare il dolce.
Appagare il prima possibile la sensazione di dolce aiuta a spegnere l’ enzima glucochinasi e diminuisce così la voglia di ingurgitare cibo per soddisfare il bisogno di glucosio: nell’esperimento in questione a dei topolini digiuni da qualche ora è stato offerto acqua e zucchero o il cibo che erano soliti mangiare; quelli che hanno assunto acqua e zucchero hanno poi mangiato anche il loro cibo abituale, ma in quantità minori rispetto ai topolini che non avevano assunto affatto lo zucchero.
Lo spegnimento progressivo della glucochinasi si ottiene anche assumendo a inizio pasto carboidrati complessi come la pasta, il riso o il pane: non a caso lo studio suggerisce che un modo per rimanere in linea può essere seguire la dieta mediterranea.
Ancora una volta, dunque, gli studi scientifici concludono come il modello alimentare italiano che prevede la pasta a pranzo è salutare e può aiutare a restare in linea, accontentando non poco anche il gusto.
Gli autori dello studio guardano con favore al modello mediterraneo per il controllo del peso, ma pensano che la loro scoperta invogli a studiare e scoprire molecole che agendo sulla glucochinasi potrebbero diventare dei veri e propri farmaci antiobesità, andando a modulare proprio il desiderio di zuccheri tramite l’enzima in questione.
Nell’attesa che la scienza faccia il suo corso a pranzo è bene non privarsi mai di un bel piatto di pasta più che orientarsi verso un dolce alla crema!