Sanihelp.it – Questa è la terza primavera che viviamo dall’inizio della pandemia: sono molte le persone che oltre a fare i conti con la fisiologica stanchezza che il cambio di stagione comporta, devono sostenere anche i disagi indotti dal long covid.
«La nuova stagione porterà con sé tre nuovi tipi di stanchezze: la stanchezza invernale, a seguito di mesi prolungati senza un periodo di riposo; la stanchezza della situazione pandemica, che ha inciso psicologicamente, provocando stress nella popolazione; e la stanchezza data dal Long Covid neurologico tra coloro che hanno contratto il SARS-CoV-2» ha dichiarato Piero Barbanti, docente di Neurologia presso l’Università IRCCS San Raffaele di Roma.
«La pandemia, tra rinunce e incertezze per il futuro, ha generato un diffuso e forte senso di stanchezza e di stress– ha spiegato ancora l’esperto che ha anche chiarito- Queste hanno provocato ansia, affaticamento mentale e fisico, apatia e demotivazione, spesso accompagnate da alterazioni psicofisiologiche, tra cui i disturbi del sonno durante la notte e la diminuzione della concentrazione durante il giorno».
Un ruolo cruciale è senz’altro rivestito dall'alimentazione nella gestione di tutti questi disagi.
«Curarla anche con l’integrazione poliminerale e polivitaminica può essere una valida soluzione, che può favorire la normale attività del sistema nervoso, disinnescando circoli viziosi di stress e ansia», ha spiegato il Professore che consiglia anche di evitare la caffeina, la nicotina e gli alcolici, così come gli schermi luminosi (come il PC o il cellulare) prima di dormire, al fine di riposare al meglio.
Per svegliarsi riposati al mattino grazie a una bella notte di sonno, infine, può essere utile anche concedersi prima di dormire, una bella tazza di camomilla dolcificata con miele, così come un bagno caldo, una o due ore prima di coricarsi, può favorire il rilassamento.