Sanihelp.it – Sono circa 24 milioni gli italiani che soffrono di una patologia cronica: quelli che hanno una diagnosi di colon irritabile, gastrite, reflusso gastroesofageo, colite ulcerosa, disturbi al fegato di varia gravità (dal fegato grasso alla cirrosi) sono davvero moltissimi.
Ecco perchè nel lungo periodo, le malattie dell'apparato digerente sono la seconda causa di ricovero in Italia e di morte, dopo le malattie cardiovascolari.
L’incidenza di diverticolosi per esempio, aumenta con l'età: verso i 50 anni si attesta sul 30%, mentre nelle persone di età compresa fra gli 80-85 anni la sua diffusione si attesta intorno al 65%.
La diffusione di sovrappeso e obesità rappresentano una piaga dilagante e in costante aumento anche fra i giovani.
Tutte le persone che soffrono di malattie legate in qualche modo all’apparato gastrointestinale si chiedono spesso senza trovare una risposta adeguata ed esaustiva, cosa dovrebbero mangiare per stare meglio o comunque per non aggravare o risvegliare la loro malattia di base.
Per rispondere a questa difficilissima domanda è nata Che Mangio, la prima applicazione medica, completamente gratuita, ideata da due giovani medici AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi e Endoscopisti Digestivi Ospedalieri) specialisti in Gastroenterologia, Claudio Zulli e Mariano Sica.
L'App è stata sviluppata con il prezioso sostegno scientifico dell'Associazione stessa, ottenendo il patrocinio grazie all'approvazione unanime del Consiglio Direttivo e quindi del Presidente Nazionale Dr. Fabio Monica.
L'applicazione, utilizzabile con qualsiasi smartphone, è molto intuitiva: previa registrazione, permette di esplicitare le proprie abitudini alimentari ovvero dichiarare se si è onnivori, vegani, vegetariani, se si segue un’alimentazione senza glutine o si è intolleranti al lattosio e infine permette di scegliere fra dieci dei disturbi gastrointestinali più comuni.
Ecco quindi che vengono consigliate le scelte alimentari più appropriate in base al fatto che si soffra di calcoli alla colecisti, celiachia, cirrosi epatica, colon irritabile, diarrea, diverticolite, emorroidi, ernia iatale, esofagite, gastrite, gonfiore addominale, malattie infiammatorie croniche intestinali come il Chron, pancreatite cronica, reflusso gastroesofageo, fegato grasso, stitichezza.
Grazie al lavoro certosino del comitato scientifico che ha ideato l'applicazione, che ha passato in rassegna le evidenze scientifiche esistenti sui più comunii disturbi gastrointestinali, il paziente ha a disposizione alimenti e bevande che potrà consumare in sicurezza rispetto a ciò di cui soffre, con una sezione contenente anche consigli e ricette create da nutrizionisti, in continuo aggiornamento ed in linea con i dati inseriti nel profilo.
«L'App- aggiunge il dottor Fabio Monica, Presidente Nazionale AIGO, – è un supporto innovativo per tutti i medici specialisti e non solo. Nel nostro ambulatorio, anziché consegnare un foglio di carta con qualche dozzina di alimenti ai pazienti disorientati sull'alimentazione corretta da seguire, consiglieremo un'applicazione da cellulare, semplice ed intuitiva, con circa mille alimenti e centinaia di ricette supervisionati da specialisti del settore».
L'applicazione è dotata, inoltre, di una sezione Medici che, grazie al processo di geolocalizzazione, permette non solo al paziente di trovare il medico a lui più vicino, ma anche al medico di ottenere visibilità e di gestire i pazienti di zona per eventuali studi e progetti.
Che Mangio è disponibile sia per il sistema operativo iOS che per Android.