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Enciclopedia medica

infarto intestinale


brusca interruzione del circolo sanguigno a livello della rete mesenterica da ostruzione arteriosa o venosa, che evolve verso la necrosi di una parte più o meno estesa dell'intestino.
Le cause di ostruzione circolatoria possono essere: la formazione di trombi su placche aterotiche ; l’arrivo di emboli dalla circolazione generale (tipicamente nei portatori di fibrillazione atriale ); cali pressori apparentemente senza spiegazioni.
L’ischemia può interessare sia il distretto arterioso, sia quello venoso. I sintomi e la gravità del quadro dipendono dalla lunghezza del tratto non irrorato e dalla rapidità con cui si formano circoli collaterali da zone vicine: possono andare dalla più completa asintomaticità fino alla comparsa improvvisa di violenti dolori addominali, seguiti da peritonite e shock .
La diagnosi è arteriografica, se i disturbi e la radiografia dell’addome hanno fatto sospettare un infarto intestinale. La terapia è chirurgica e, se la rivascolarizzazione avviene in tempi brevi, le possibilità di recupero sono ottimali; purtroppo nei tre quarti dei casi l’intervento è tardivo, con un intestino ormai andato in necrosi: ciò spiega la necessità di asportare ampi tratti di tubo digerente e la mortalità ancora vicina al 20%.
Fonti
Ultima modifica: 07-09-2022

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