Trattamento locale di affezioni dolorose dell'apparato osteo-articolare e muscolare di origine reumatica o traumatica: contusioni, distorsioni, stiramenti muscolari, torcicollo, lombaggine.
100 g di gel contengono:
principio attivo: ketoprofene 2,50 g.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Carbomer 940, alcool etilico, essenza di neroli, essenza di lavanda, trietanolamina, acqua depurata.
Pregresse reazioni di fotosensibilizzazione.
Note reazioni di ipersensibilità, come ad es. sintomi d’asma, rinite allergica, orticaria, al ketoprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti o altre sostanze correlate, quali fenofibrato, acido tiaprofenico, acido acetilsalicilico o ad altri FANS.
Storia di allergia cutanea al ketoprofene, acido tiaprofenico, fenofibrato, filtri solari UV o profumi.
Esposizione alla luce solare, anche quando il cielo è velato, inclusa la luce UV del solarium, durante il trattamento e nelle due settimane successive alla sua interruzione (vedere paragrafo 4.4).
Ketoprofene gel non deve essere applicato in prossimità di ferite aperte o lesioni di continuo della pelle, o nell’area perioculare.
Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6)
Applicare il gel, in strato sottile, una o due volte al dì, sulla zona cutanea interessata, massaggiando delicatamente per favorirne l'assorbimento.
Lavarsi accuratamente e in maniera prolungata le mani dopo ogni applicazione del prodotto. Non utilizzare bendaggi occlusivi. L’impiego di grandi quantità di prodotti per uso topico può dare origine ad effetti sistemici, quali ipersensibilità ed asma.
Usare con cautela Ketoprofene gel in pazienti con grave insufficienza renale.
L’impiego, specie se prolungato, di prodotti per uso topico, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione o irritazione locale.
Il trattamento deve essere sospeso immediatamente non appena si manifestino reazioni cutanee, comprese quelle che si sviluppano a seguito dell’uso concomitante di prodotti contenenti octocrilene.
Al fine di evitare rischi di fotosensibilizzazione si raccomanda di proteggere le zone trattate con indumenti, durante tutto il periodo di utilizzo del prodotto e nelle due settimane successive alla sua interruzione
FASTUM 2,5% GEL non determina assuefazione.
Non sono state riscontrate interazioni di FASTUM 2,5% GEL con altri farmaci. È però opportuno monitorare i pazienti in trattamento con cumarinici.
Sono state segnalate:
reazioni cutanee localizzate come eritema, prurito e sensazione di bruciore;
rari casi di reazioni avverse più gravi, come eczema bolloso o flittenulare, che possono estendersi oltre la zona di applicazione o divenire generalizzate;
reazioni di ipersensibilità;
reazioni dermatologiche: fotosensibilizzazione.
Altri effetti sistemici dei FANS: questi dipendono dalla diffusione transdermica del principio attivo e quindi dalla quantità di gel applicato, dalla superficie coinvolta, dal grado di integrità della cute, dalla durata del trattamento e dall’uso di bendaggi occlusivi (effetti digestivi e renali).
Dopo la commercializzazione sono state riportate le seguenti reazioni avverse elencate per classi di organi e sistemi e classificate per frequenza adoperando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10);non comune (≥1/1000, <1/100 ); rara (≥1/10000, <1/1000 ); molto rara (<1/10000) comprese segnalazioni isolate.
Molto rare | |
Patologie gastrointestinali | Disturbi gastrointestinali |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Reazioni dermatologiche: |
fotosensibilizzazione | |
Reazioni di ipersensibilità | |
Eczema da contatto | |
Dermatiti | |
Reazioni cutanee di tipo allergico | |
Eritema | |
Orticaria | |
Bruciature | |
Prurito | |
Eruzioni bollose | |
Patologie renali e urinarie | Disturbi renali |
Durante l’ultimo trimestre di gravidanza, l’impiego di FANS può causare tossicità polmonare e cardiaca nel feto. Perciò, si raccomanda di evitare l’uso di Ketoprofene durante la gravidanza. I FANS possono anche ritardare il parto.
Dopo somministrazione sistemica, sono state rilevate tracce di Ketoprofene nel latte materno.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.