Dermatomicosi sostenute da dermatofiti (ad es. tricofiti), da saccaromiceti (ad es. Candida), da altri funghi patogeni (ad es. Malassezia furfur). Dermatosi da sovrainfezioni sostenute dai suddetti funghi patogeni e da germi sensibili a bifonazolo.
Nell’ambito di queste affezioni sono comprese: micosi plantare e interdigitale della mano e del piede (piede d’atleta); onicomicosi, micosi del tronco e delle pieghe cutanee, pityriasis versicolor.
1% crema
100 g di crema contengono:
principio attivo:
bifonazolo g 1
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere 6.1
1% crema
sorbitano monostearato
polisorbato 60
spermaceti
alcol cetilstearilico
ottildodecanolo
alcol benzilico
acqua depurata
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Salvo diversa prescrizione medica, Canesten Unidie va applicato in piccola quantità sulle parti infette con un lieve massaggio una volta sola al giorno, preferibilmente la sera prima di coricarsi.
Canesten Unidie crema è elettivamente indicato per il trattamento delle zone cutanee scoperte.
Ai fini di una completa guarigione è indispensabile l’impiego controllato e sufficientemente prolungato di Canesten Unidie.
Si consiglia comunque di non interrompere la terapia subito dopo la scomparsa delle manifestazioni flogistiche acute e della sintomatologia soggettiva, ma di attenersi ai seguenti tempi medi di trattamento, a seconda del tipo di infezione, della estensione e della localizzazione dell’infezione stessa:
- tinea pedis 3 settimane
- tinea corporis, tinea manuum, tinea cruris 2-(3) settimane
- pityriasis versicolor 2 settimane
- candidosi cutanee superficiali 2-(4) settimane
I tempi di trattamento indicati tra parentesi vanno riferiti a forme, a giudizio del medico, particolarmente estese o resistenti.
Bambini: in eta’ pediatrica, la sicurezza ed efficacia del medicinale non e’ stata dimostrata; fino a quando non saranno acquisiti dati sufficienti, l’uso del prodotto in tali soggetti non e’ indicato.
L’impiego, specie se prolungato, di prodotti per uso topico, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione che si manifestano con arrossamento e prurito; in tal caso, è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
Ugualmente ci si comporterà in caso di sviluppo di microorganismi resistenti.
Pazienti con accertate reazioni di ipersensibilità ad altri antifungini imidazolici (es. econazolo, clotrimazolo, miconazolo) devono usare i prodotti medicinali contenenti bifonazolo con cautela.
Non è stato effettuato nessuno studio sulle interazioni
Patologie sistemiche e condizioni relative in sede di somministrazione
Dolore in sede di somministrazione, edema periferico (in sede di somministrazione).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Dermatiti da contatto, dermatiti allergiche, eritema, prurito, eruzione cutanea, orticaria, vesciche, esfoliazione della pelle, eczema, pelle secca, irritazione della pelle, macerazione della pelle, sensazione di bruciore. Questi effetti indesiderati sono reversibili dopo sospensione del trattamento.
Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va impiegato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Non è noto se il bifonazolo sia escreto nel latte materno. Pertanto, il bifonazolo dovrebbe essere usato durante l’allattamento dopo una valutazione rischio/beneficio del medico.
Durante l’allattamento il bifonazolo non deve essere applicato nell’area mammaria.
Conservare a temperatura non superiore a 25°C