Cervarix è un vaccino da somministrare dai 9 anni di età per la prevenzione delle lesioni precancerose e del cancro della cervice uterina causati da determinati Papilloma Virus umani (HPV) oncogeni (Per informazioni rilevanti sui dati che supportano questa indicazione vedere i paragrafi 4.4 e 5.1).
L’uso di Cervarix deve essere effettuato secondo le raccomandazioni ufficiali.
1 dose (0,5 ml) contiene:
Proteina L1 del Papilloma Virus1 umano di tipo 16 2,3,4 20 mcg
Proteina L1 del Papilloma Virus1 umano di tipo 18 2,3,4 20 mcg
1Papilloma Virus umano = HPV
2adiuvato con AS04 contenente:
3–O–desacyl–4’– monofosforyl lipide A (MPL)3 50 mcg
3adsorbito su alluminio idrossido, idrato (Al(OH)3) 0,5 milligrammi Al3+ in totale
4Proteina L1 nella forma di particelle non infettive simili al virus (VLPs) prodotte mediante tecnologia del DNA ricombinante impiegando un sistema di espressione del Baculovirus che usa cellule Hi–5 Rix 4446 derivate da Trichoplusia ni.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Sodio cloruro (NaCl)
Sodio diidrogeno fosfato diidrato (NaH2PO4.2H2O)
Acqua per preparazioni iniettabili
Per gli adiuvanti, vedere paragrafo 2.
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
La somministrazione di Cervarix deve essere posticipata in soggetti che soffrono di una malattia febbrile acuta grave. Tuttavia la presenza di una infezione lieve, come un raffreddore, non costituisce controindicazione all’immunizzazione.
Posologia
La vaccinazione raccomandata consiste in 3 dosi separate da 0,5 ml somministrate in accordo alla schedula: 0, 1, 6 mesi.
Se è necessario adottare una schedula di vaccinazione flessibile, la seconda dose può essere somministrata tra 1 mese e 2,5 mesi dopo la prima dose e la terza dose tra i 5 e i 12 mesi dopo la prima dose.
Non è stata stabilita la necessità di una dose di richiamo (vedere paragrafo 5.1).
Si raccomanda che i soggetti che ricevono la prima dose di Cervarix completino il ciclo di vaccinazione di 3 dosi con Cervarix (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
Cervarix non è indicato per l’impiego in bambine di età inferiore ai 9 anni a causa dell’assenza di dati di sicurezza e di immunogenicità in questo gruppo di età.
Modalità di somministrazione
Cervarix deve essere somministrato mediante iniezione intramuscolare nella regione deltoidea (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).
La decisione di vaccinare una donna deve prendere in considerazione i rischi derivanti dalla sua precedente esposizione all’HPV e il beneficio potenziale della vaccinazione.
Come per tutti i vaccini iniettabili, un appropriato trattamento e supervisione medica, devono essere sempre immediatamente disponibili in caso di una rara reazione anafilattica conseguente alla somministrazione del vaccino.
Si può verificare una sincope (svenimento) in seguito, o anche prima, di qualsiasi vaccinazione specialmente negli adolescenti che presentino una risposta psicogena all’iniezione. Questo fenomeno può essere accompagnato da vari disturbi neurologici come disturbi transitori alla vista, parestesie e movimenti tonico–clonici degli arti durante la fase di recupero. E’ importante che siano poste in essere adeguate procedure per evitare infortuni causati dallo svenimento.
Cervarix non deve essere in nessun caso somministrato per via intravascolare o intradermica.
Non sono disponibili dati sulla somministrazione di Cervarix per via sottocutanea.
Come per gli altri vaccini somministrati per via intramuscolare, Cervarix deve essere somministrato con cautela in soggetti con trombocitopenia o qualsiasi disturbo della coagulazione, dal momento che in tali soggetti si può verificare sanguinamento a seguito di somministrazione intramuscolare.
Come con qualsiasi vaccino, una risposta immunitaria protettiva può non essere ottenuta in tutti i soggetti vaccinati.
Cervarix protegge solo contro le malattie causate dal virus dell’HPV tipi 16 e 18 e in una certa misura contro le patologie causate da altri determinati tipi di HPV correlati con l’attività oncogena (vedere paragrafo 5.1). Pertanto, si deve continuare ad adottare le precauzioni appropriate contro le malattie a trasmissione sessuale.
Cervarix è solo per uso profilattico e non ha alcun effetto sulle infezioni attive da HPV o sulle patologie cliniche in atto. Cervarix non ha dimostrato di possedere un effetto terapeutico. Il vaccino pertanto non è indicato per il trattamento del cancro della cervice uterina o della neoplasia intraepiteliale della cervice uterina (CIN). Non è altresì indicato a prevenire la progressione di altre lesioni già instaurate correlate al virus dell’HPV o infezioni esistenti dovute ai tipi di HPV presenti onon presenti nel vaccino. (Vedere paragrafo 5.1 - Efficacia in donne con evidenze di infezione da HPV16 o HPV18 all’ingresso nello studio)
La vaccinazione non è sostitutiva di un regolare screening della cervice uterina. Poiché nessun vaccino è efficace al 100% e Cervarix non fornirà una protezione contro ogni tipo di HPV, o contro infezioni esistenti da HPV, l’abituale screening della cervice uterina rimane di cruciale importanza e deve seguire le raccomandazioni locali.
La durata della protezione non è stata pienamente stabilita. La tempistica e la necessità di una dose di richiamo non sono state stabilite.
Non vi sono dati sull’uso di Cervarix in soggetti con deficienza della risposta immunitaria come i pazienti infetti da HIV o pazienti che ricevono un trattamento immunosoppressivo. Come con altri vaccini, una risposta immunitaria adeguata può non essere raggiunta in tali individui.
Non sono disponibili dati di sicurezza, immunogenicità o efficacia per supportare la interscambiabilità di Cervarix con altri vaccini anti–HPV.
In tutti gli studi clinici sono stati esclusi i soggetti che hanno ricevuto immunoglobuline o emoderivati nei 3 mesi precedenti la prima dose del vaccino.
Uso con altri vaccini
Cervarix può essere somministrato contemporaneamente con un vaccino di richiamo combinato contenente difterite (d), tetano (T) e pertosse [acellullare] (pa) con o senza virus della poliomielite inattivato (IPV), (vaccini dTpa, dTpa–IPV), senza alcuna interferenza clinicamente rilevante con la risposta anticorpale verso ciascun componente di entrambi i vaccini. La somministrazione sequenziale di vaccino combinato dTpa–IPV seguita dalla somministrazione di Cervarix un mese dopo, tendeva ad indurre la produzione delle GMTs anti–HPV–16 e anti–HPV–18 inferiori rispetto a quelle sviluppate a seguito della sola somministrazione di Cervarix. La rilevanza clinica di questa osservazione non è nota.
Cervarix può essere somministrato contemporaneamente ad un vaccino combinato contro l’epatite A (inattivato) e l’epatite B (rDNA) (Twinrix) o ad un vaccino contro l’epatite B (rDNA) (Engerix B).
La somministrazione di Cervarix contemporaneamente a Twinrix non ha mostrato interferenze clinicamente rilevanti nella risposta anticorpale verso gli antigeni dell’HPV e dell’epatite A. La media geometrica delle concentrazioni anticorpali anti HBS era significativamente ridotta in caso di co–somministrazione, ma la rilevanza clinica di questa osservazione non è nota poiché i tassi di sieroprotezione sono rimasti immodificati. La proporzione di soggetti che ha raggiunto un anti–HBS ≥ 10mUI/ml era del 98,3% per la vaccinazione contemporanea e il 100% per Twinrix somministrato da solo. Risultati simili sono stati osservati quando Cervarix è stato somministrato in concomitanza ad Engerix B con il 97,9% dei soggetti che ha raggiunto un anti–HBS ≥ 10mUI/ml in confronto al 100% dei soggetti in cui Engerix B era stato somministrato da solo.
Se Cervarix deve essere somministrato contemporaneamente ad un altro vaccino iniettabile, i vaccini devono essere sempre somministrati in differenti siti di iniezione.
Uso con contraccettivi ormonali
Negli studi di efficacia clinica, circa il 60% delle donne che hanno ricevuto Cervarix faceva uso di contraccettivi ormonali. Non ci sono prove che l’uso di contraccettivi ormonali abbia un impatto sull’efficacia di Cervarix.
Uso con medicinali immunosoppresori sistemici
Come con altri vaccini ci si può attendere che, in pazienti che ricevono un trattamento immunosoppressivo, non si raggiunga una risposta adeguata.
Riassunto del profilo di sicurezza
Negli studi clinici che hanno arruolato donne e bambine di età compresa tra i 10 e i 72 anni (delle quali il 79,2% aveva un’età compresa tra i 10 e i 25 anni al tempo dell’arruolamento), Cervarix è stato somministrato a 16.142 soggetti mentre 13.811 soggetti hanno ricevuto il controllo. Questi soggetti sono stati osservati durante l’intera durata dello studio per monitorare la comparsa di effetti indesiderati gravi. In un sottogruppo predefinito di soggetti (Cervarix = 8.130 contro controllo = 5.786), gli effetti indesiderati sono stati monitorati per 30 giorni dopo ogni iniezione.
La reazione avversa più comunemente osservata dopo la somministrazione del vaccino è stata il dolore nella sede di iniezione che si è verificato dopo la somministrazione del 78% di tutte le dosi. La maggioranza di tali reazioni era di gravità da lieve a moderata e di non lunga durata.
Elenco delle reazioni avverse
Le reazioni avverse che si possono considerare come almeno possibilmente correlate alla vaccinazione sono state elencate qui di seguito in base alla frequenza.
Le frequenze sono riportate come:
molto comuni: (≥1/10);
comuni: (≥1/100 e <1/10);
non comuni: (≥1/1.000 e <1/100).
• Dati degli studi clinici
Infezioni e infestazioni:
Non comuni: infezione del tratto respiratorio superiore
Patologie del sistema nervoso:
Molto comuni: cefalea
Non comuni: capogiri
Patologie gastrointestinali:
Comuni: sintomi gastrointestinali, inclusi nausea, vomito, diarrea e dolore addominale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comuni: prurito, rash cutaneo, orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
Molto comuni: mialgia
Comuni: artralgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Molto comuni: reazioni al sito di iniezione, inclusi dolore, arrossamento, gonfiore, affaticamento
Comuni: febbre (≥38° C)
Non comuni: altre reazioni al sito di iniezione come indurimento, parestesia locale.
Un profilo di sicurezza simile è stato osservato confrontando soggetti con un’infezione da HPV, pregressa o in corso, con soggetti negativi all’HPV DNA oncogeno o sieronegativi per anticorpi anti–HPV–16 e HPV–18.
• Dati di post–marketing
Poiché questi eventi sono stati riportati spontaneamente non è possibile stimare la loro frequenza in maniera attendibile.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Linfoadenopatia
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni allergiche (incluse reazioni anafilattiche e anafilattoidi), angioedema
Patologie del sistema nervoso
Sincope o risposte vasovagali alla iniezione, associate qualche volta a movimenti tonico–clonici (vedere paragrafo 4.4)
Gravidanza
Non sono stati effettuati studi specifici sul vaccino in donne in gravidanza. Tuttavia durante il programma di sviluppo clinico, sono stati segnalati un totale di 10.476 casi di gravidanza, in 5.387 dei quali era stato somministrato Cervarix. Complessivamente, la proporzione di donne in gravidanza che aveva segnalato un esito specifico (ad es.: nascita di un bambino normale, nascita di bambini anormali, incluse anomalie congenite, nascita prematura e aborto spontaneo) era simile fra i gruppi di trattamento.
Gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti dannosi, diretti o indiretti, sulla fertilità, la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post–natale (vedere paragrafo 5.3).
Questi dati sono insufficienti per raccomandare l’uso di Cervarix durante la gravidanza.
Pertanto la vaccinazione deve essere posticipata fino al termine della gravidanza.
Allattamento
Negli studi clinici non è stato valutato l’effetto su bambini allattati al seno della somministrazione di Cervarix alle loro madri.
Cervarix deve essere usato durante l’allattamento al seno solo quando i possibili vantaggi superano i possibili rischi.
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità.
Conservare in frigorifero (2° C - 8° C)
Non congelare
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.