Sanihelp.it – A una donna abituata a fare sport risulta pesante dovervi rinunciare per parecchio tempo. Ma non è necessario, in quanto l’attività fisica aiuta il benessere della futura mamma e del suo bambino. I benefici comprendono la prevenzione dei disturbi circolatori e dei problemi di schiena e gambe che più di altre parti del corpo devono sopportare la crescita del pancione, e il contrasto all’aumento eccessivo di peso. La prima cosa da fare è chiedere al ginecologo un parere in merito, perché qualche controindicazione c’è: in presenza di perdite ematiche o di contrattilità uterina è meglio evitare.
Al contrario, alcune patologie come il mal di schiena o l’ipertensione possono trarre beneficio da un po’ di movimento.
Soprattutto se non si è mai praticato sport, è necessario procedere per gradi, aumentando a poco a poco l’intensità dell’allenamento. Da evitare gli esercizi a pancia in giù, le attività che comportano il rischio di cadere e gli sforzi eccessivi. Ricordiamo che già la gravidanza di per sé costituisce una fatica per il fisico.
Allenarsi una volta ogni tanto non serve a niente, bisogna essere costanti e praticare attività fisica moderata tutti i giorni per 30-40 minuti. Sono consigliabili il nuoto, la cyclette, le camminate, lo yoga, la ginnastica in acqua e l’aerobica prenatale, ricordando sempre la fase di riscaldamento per preparare i muscoli, per esempio nuotando a stile libero o facendo una camminata, oppure una passeggiata sul tapis roulant, e la fase di defaticamento al termine dell’attività.
L’attività fisica, oltre che alla mamma, fa bene anche al bambino, che avrà maggiori probabilità di avere dimensioni e peso nella norma.
Se insorgessero disturbi, tuttavia, come irrigidimento della pancia, contrazioni al basso ventre o perdite ematiche, fermarsi subito e consultare lo specialista.