Sanihelp.it – Il capo ti convoca per parlarti? Il collo si irrigidisce, ogni suo movimento dà dolore, causato dalla tensione e dall’ansia (cosa vorrà dire il capo?).
L’ansia e lo stress provocano spesso somatizzazioni di diverso tipo, più o meno a tutti. C’è chi accusa cefalea, chi dolori addominali e diarrea, chi bruciori di stomaco, chi tachicardia. Ognuno ha il suo tallone di Achille. La schiena e il collo sono spesso le vittime della nostra emotività. Se la situazione stressante è di breve durata la risposta dell’organismo è di tipo acuto, ma se si prolunga il sistema nervoso entra in uno stato di allerta duraturo, che ha come conseguenza la riduzione della soglia del dolore e uno stato infiammatorio. La tensione nervosa causa un aumento del tono del sistema nervoso ortosimpatico e del livello sanguigno di adrenalina e noradrenalina, e questo genera uno stato di contrazione della muscolatura, con dolore e irrigidimento. Inoltre, l’ansia e lo stress prolungati fanno diminuire i livelli delle endorfine, sostanze che nel nostro corpo funzionano come antidolorifici naturali, per cui il dolore si avverte maggiormente. In questi casi la prima cosa da fare è rivolgersi a uno specialista ortopedico o fisiatra per escludere cause patologiche organiche.
I farmaci che possono venire in aiuto sono gli antinfiammatori e i muscolo-rilassanti, ma possono servire anche l’applicazione di fasce riscaldanti sulla parte dolente e i massaggi di un osteopata.
Una volta stabilito che si tratta proprio di stress sono molto utili degli esercizi mirati a ridurre la tensione e a favorire il rilassamento, come questi:
per diminuire la rigidità del collo eseguire lenti movimenti di rotazione della testa, tenendo ferme le spalle e la colonna vertebrale, in un senso e poi nell’altro, per qualche minuto;
per le spalle, portare le braccia avanti e indietro, poi alzare e abbassare le spalle;
per rilasciare la colonna vertebrale, da sdraiati portare le ginocchia verso il petto aiutandosi con le mani, mantenersi in posizione per circa mezzo minuto e poi ripetere;
infine, per le caviglie, eseguire movimenti rotatori della caviglia in entrambi i sensi.
Sono esercizi semplici, ma aiutano a rilassarsi, così come riprendersi il proprio tempo e non lasciarsi coinvolgere più del dovuto.