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Bimbi: ecco la dieta che concilia il sonno

La parola agli esperti

Sanihelp.it – Sonno e alimentazione sono legati a doppio filo, sia negli adulti che nei bambini: in molti casi uno stile di vita alimentare sbagliato o alcune malattie dell’apparato digerente influiscono sul corretto riposo notturno. Per questo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, nell’ambito di Nutripiatto, lo strumento di educazione nutrizionale per bambini da 4 a 12 anni, intende fornire utili raccomandazioni ai genitori. 


«Il 35 – 40% dei bambini soffre di problemi di sonno durante la crescita – sottolinea Leo Venturelli, Responsabile Comunicazione SIPPS – la percentuale aumenta nel primo anno di vita per via della richiesta di poppate di notte». I disturbi del sonno con esordio in età neonatale tendono a protrarsi negli anni successivi: nei bambini e adolescenti, gli ormoni che stimolano la crescita vengono rilasciati infatti durante il sonno. Secondo recenti studi di esperti in neuropsichiatria infantile, il 28% dei bambini con insufficiente quantità di sonno si addormenta a scuola una volta a settimana; il 22% facendo compiti; il 32% è troppo stanco per fare sport.

Bisogna partire dalla dieta. «Nell’essere umano il ritmo con cui vengono assunti i pasti, la loro composizione e il loro orario influenzano la qualità del sonno. I bambini non sfuggono a questa regola – ricorda Giuseppe di Mauro, Presidente della SIPPS – . Per favorire un buon sonno è consigliabile seguire alcune regole». 

1. Evitare sale nelle minestrine.

2. Somministrare il formaggio in quantità ridotte (5-10 gr) e solo in alternativa ad altre fonti di proteine (per evitare eccessive quantità di sale e proteine).

3. Dare carne rossa non più di 1-2 volte a settimana: le proteine in eccesso possono provocare sete e impedire al bambino di dormire perché vuole bere. Il bambino urina di più per eliminare l’urea (prodotto di scarto delle proteine).

4. Non esagerare con le verdure passate nella pappa a cena: in alcuni bambini possono provocare meteorismo e coliche addominali. 

5. Il triptofano, l’aminoacido precursore della serotonina, l’ormone che favorisce la tranquillità e interviene sui meccanismi che regolano il tono dell’umore, è contenuto in buone quantità nel latte, nello yogurt, nel riso, nell’orzo, nei legumi, nelle mandorle e nei pinoli.

6. Il potassio esplica un effetto rilassante e una carenza può compromettere il riposo notturno. È contenuto in buone quantità nelle zucchine, nelle albicocche, nelle banane, nelle carote, nelle prugne, negli spinaci, nel pollo e nello yogurt. Ne sono ricche anche le patate che, oltre al potassio, contengono zuccheri che agevolano l’utilizzo del triptofano.

7. La vitamina B6 è una delle sostanze che più aiutano l’organismo a utilizzare il triptofano. Per questo è consigliabile introdurre nella dieta latte, riso, orzo, patate, carni bianche e banane.

8. Le erbe infine sono molto importanti per conciliare il sonno. Tra queste la camomilla, il biancospino, la melissa, la passiflora, il tiglio, la valeriana e la verbena, con cui preparare infusi e tisane da somministrare a bambini sopra l’anno di vita.

9. Le proteine contenute nella carne e nel pesce possono avere un effetto eccitante: meglio inserirle nei pasti del mezzogiorno. La sera meglio pasta, riso e cereali, con aggiunta di legumi.

10. No a caffè, tè, cioccolato, broccoli, broccoletti, cime di rapa e formaggi stagionati dopo le ore 17, perché contengono tiramina, una sostanza che può ostacolare il sonno e causare irrequietezza.

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