Sanihelp.it – Quando si parla di ritardanti di fiamma ci si riferisce a miscele di sostanze chimiche artificiali che vengono aggiunte a un’ampia gamma di prodotti per renderli meno infiammabili: queste sostanze si possono ritrovare, forse oggi un po’ meno che in passato, nelle materie plastiche, negli articoli tessili e nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Uno studio condotto presso l’università del Texas e pubblicato sulla rivista Journal of Reproductive Immunology ha rivelato come le donne esposte durante la gestazione a livelli elevati di ritardanti di fiamma hanno una maggiore probabilità di andare incontro ad un parto prematuro.
Gli autori dello studio hanno analizzato i livelli di ritardanti di fiamma nelle donne al momento del parto e hanno trovato che quelle più esposte a queste sostanze si sono rivelate le più a rischio di partorire prima della 37.ma settimana di gestazione.
Gli autori dello studio sono consapevoli che è impossibile non essere esposti ai ritardanti di fiamma, ma stanno cercando di capire in che modo queste sostanze possono determinare il parto prematuro.