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Influenza: il vaccino è sicuro ed efficace

Le raccomandazioni degli esperti

Sanihelp.it – Per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale, anche quest’anno il Ministero della salute ha emanato la circolare annuale con le raccomandazioni e le indicazioni: si prevede di vaccinare il 75% dei gruppi a rischio di tutte le età, come obiettivo minimo perseguibile, e il 95% come obiettivo ottimale.


«L’influenza – dichiara il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – è una delle più comuni malattie nel mondo e, al tempo stesso, rappresenta una potenziale minaccia di pandemia. È un grave problema che affligge la sanità pubblica a causa dell'ubiquità, contagiosità e variabilità antigenica dei virus, oltre all’esistenza di serbatoi animali e delle possibili gravi complicanze. Siamo convinti che la vaccinazione antinfluenzale rappresenti il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. Tengo inoltre a sottolineare l’efficacia dei vaccini antinfluenzali: la loro composizione viene infatti aggiornata ogni anno».

I dati forniti dal sistema di rilevazione Influnet mostrano un’incidenza media di periodo pari a 3,5 casi per 1.000 per settimana, per tutta la popolazione e rilevano, per le settimane di picco dell’epidemia influenzale, incidenze variabili da 5 a 14 casi per 1.000. «Rapportando tali dati alla popolazione italiana – spiega Gianni Bona, Direttore della Clinica Pediatrica dell'Università del Piemonte Orientale presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara e vicepresidente SIPPS – si stima che ogni anno vengano colpiti, in media, da sindromi simil influenzali circa 5 milioni di soggetti (con circa 8 milioni di soggetti colpiti negli anni di picco). I bambini e adolescenti fino ai 14 anni contraggono di più e per primi l’infezione contribuendo maggiormente alla diffusione della epidemia; i soggetti sopra i 65 anni sono quelli che pagano il maggior prezzo in termini di mortalità per le complicanze a essa dovute».

I virus che dovranno essere contenuti nel vaccino nella prossima stagione sono: A/California/7/2009 (H1N1)pdm09-like virus (presente anche nel vaccino 2012-2013), A(H3N2) virus antigenically like the cell-propagated prototype virus A/Victoria/361/2011 (presente anche nel vaccino 2012-2013), B/Massachusetts/2/2012 (B/Yamagata lineage), nuova variante. Il vaccino antinfluenzale è indicato da metà ottobre a fine dicembre, per tutti coloro che desiderano evitare la malattia influenzale e non abbiano controindicazioni. Tuttavia, la vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano la malattia. La protezione comincia due settimane dopo l’inoculazione e prosegue per un periodo di sei-otto mesi, per poi declinare. Per questo è necessario rivaccinarsi ogni anno.

I vaccini contengono solo virus inattivati o parti di questi: non possono, dunque, essere responsabili di infezioni influenzali. «La vaccinazione – conclude Luciano Nicolosi, Responsabile Gruppo di Lavoro Vaccini e Vaccinazioni SIPPS – oltre a una protezione soggettiva garantisce la salvaguardia di quanti sono a contatto con il vaccinato (protezione di gregge), impedendo la diffusione del contagio ai conviventi e contatti». 

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale auspica che tale vaccinazione, praticabile a partire dal 6° mese di vita, possa essere attivamente offerta a tutti i bambini a  rischio di conseguenze gravi, perché portatori di patologie croniche, in particolare dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio.

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FonteSIPPS

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