Sanihelp.it – Il termometro scende e la voglia di stare chiusi in casa è tanta. Eppure i piccoli hanno bisogno di giocare all’aperto. Se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, i bambini traggono benefici dalle uscite.
Innannzitutto, contrariamente a quanto si pensa, stare all’aperto non provoca i tipidi malanni dell’inverno come raffreddore, tosse e febbre. I virus infatti si diffondono maggiormente negli ambienti chiusi ed è quindi più facile che i piccoli si ammalino stando all’asilo, a scuola o a casa degli amici piuttosto che all'aperto dove non c’è una minor concentrazione di germi.
Quello che conta ovviamente è coprire i piccoli nel modo giusto facendo attenzione all’attività che faranno: meglio non esagerare quando corrono o fanno giochi vivaci all’aperto perché potrebbero sudare. L'idea vincente è sempre qualla di vestirli a strati così che si possa togliere il non necessario. I neonati in passeggino invece vanno sempre ben coperti soprattutto nelle estremità con cappello e guanti.
Un secondo vantaggio dello star all’aperto è la modulazione dell’umore: la luce, anche se poca in inverno, agisce sulla produzione di serotonina e dopamina che danno benessere. Senza contare che stare all’aperto in un parco permette di respirare un’aria più pura rispetto a quella che si ha all’interno di casa dove agli inquinanti esterni, che passano anche attraverso le finestre, si sommano quelli interni. Ovviamente appena possibile meglio cercare spazi lontani dal traffico dove i piccoli possano giocare in un’aria il meno inquinata possibile.
C’è poi un’altra, fondamentale ragione che dovrebbe spingere a portare i bambini fuori casa: farli alzare dal divano e mettere così un freno all’obesità. In Italia purtroppo secondo i dati Istat 2 milioni di bambini non praticano sport e non fanno attività fisica, uno su quattro è sovrappeso e si registrano percentuali alte di obesi nella fascia tra i sette e gli otto anni. Giocare al parco quindi può essere un modo efficace per smaltire le calorie assunte durante la giornata e fare in modo che i piccoli non vedano salite pericolosamente l’ago della bilancia.
Per ultimo non va dimenticato che il gioco libero all’aperto è uno straordinario strumento di socializzazione: al parco i piccoli incontrano altri bambini, sia della stessa età che più grandi, spesso sconosciuti e hanno così la possibilità di stringere nuove relazioni. Il parco diventa quindi una sorta di palestra dove imparare a stare con gli altri ma anche dove sperimentare toccando, osservando, ascoltando, esplorando.
Persino la vista ne guadagna. Guardare lontano invece che stare continuamente concentrati su oggetti vicini come lo schermo del computer o della Tv, evita i continui sforzi di accomodamento che a lungo andare affaticano gli occhi e favoriscono, nei soggetti predisposti, la comparsa di difetti come la miopia.