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Dentini, mettiamoli al sicuro

Igiene orale

Sanihelp.it -Per sorridere sicuri da adulti occorre partire sin da piccoli. Persino prima che spuntino i dentini è importante che i genitori si prendano cura della bocca del bebè mentre con la crescita il ruolo dei grandi deve essere quello di insegnare ai piccoli le regole di una corretta igiene orale, abitudine che, una volta adottata nell’infanzia, resta come un prezioso patrimonio per tutta la vita.


Quando è il momento giusto per dedicarsi alla cura della bocca del piccolo, si chiedono i genitori. La risposta di dentisti e pediatri è concorde: fin dalla nascita. Ovviamente prima che i dentini spuntino non è necessario e neppure indicato l’uso dello spazzolino: in questa fase per la pulizia della bocca del bambino è sufficiente passare delicatamente sulle gengive e sui pochi dentini che stanno per uscire una garzina pulita e inumidita, avvolta intorno al dito, oppure l’apposito dito di gomma che si trova facilmente nei negozi per neonati.

E’ importante fare questo gesto al termine di ogni poppata per evitare il proliferare dei batteri della placca che si possono accumulare sulle gengive creando infiammazione. Naturalmente per non vanificare gli effetti dell’operazione è assolutamente vietato concedere ciucci o tettarelle del biberon zuccherati per calmare il neonato e favorire il sonno.

Tra gli otto e i dieci mesi, quando i primi dentini sono ormai presenti, è opportuno che i genitori usino lo spazzolino. Deve essere adatto ai bebè, con la testina piccola e le setole morbide, e passato sui dentini con delicatezza usando insieme una piccola quantità di dentifricio senza fluoro. Questa operazione va ripetuta almeno due volte al giorno, anche se sarebbe opportuno farla ogni volta che il piccolo mangia o beve qualcosa, insistendo con lo spazzolino, sia pur con movimenti dolci, per un paio di minuti.

I genitori dovrebbero continuare a lavare i denti al piccolo finchè non è in grado di farlo da solo, cosa che in genere accade attorno ai tre anni quando la dentizione è ormai completa. Questo è il momento giusto per trasmettere al bambino i principi base di una corretta igiene orale. Innanzitutto quello che i denti vanno lavati sempre, la mattina dopo colazione e la sera prima di andare a dormire e anche durante il giorno dopo aver mangiato o bevuto qualcosa per eliminare i residui che causano la placca, responsabile a sua volta di carie e disturbi gengivali.

Anche il modo con cui si spazzolano i denti è importante e va quindi insegnato al bambino: lo spazzolino va tenuto leggermente inclinato rispetto alla superficie del dente perché entri meglio nel solco gengivale e mosso con movimenti a rullo dall’alto verso il basso. Attenzione poi al tempo: per un lavaggio accurato, lo spazzolamento dell’intera bocca deve durare almeno due minuti. Usare una clessidra le prime volte può far capire cosa ai piccoli quanto tempo davvero si deve continuare a »lavorare» con lo spazzolino per avere denti davvero puliti. In ogni caso è importante che i genitori supervisionino sempre l’operazione nei primi momenti e continuino anche a farlo di tanto in tanto per accertarsi che la pulizia dei denti sia davvero efficace. In questa fase si può usare un dentifricio al fluoro facendo attenzione che venga impiegato in giusta quantità e non ingoiato durante l’utilizzo.

Un’altra classica domanda dei genitori riguarda il momento adatto per l’utilizzo del filo interdentale. Bisogna tener conto che si tratta di uno strumento non adatto ai denti da latte che si consiglia di usare quindi non prima dei cinque, sei anni anche perché l’operazione richiede una certa manualità che si sviluppa con il tempo.

Il 20% dei bambini italiani di età compresa tra i 4 e i 12 anni è affetto da carie dei denti da latte. A volte succede che i genitori diano poco peso al problema pensando che si tratti di denti destinati a cadere, ma così facendo non immaginano minimamente le conseguenze negative che la perdita precoce di un dente da latte può determinare sulla salute e il benessere non solo dei denti ma dell’intero organismo. Bisogna partire infatti dal presupposto che in natura niente è inutile: i denti da latte sono fondamentali per la fonazione, la masticazione e la crescita dento-scheletrica del bambino. Ecco perché trascurare i dentini da latte o al contrario curarli attentamente determina nel futuro la necessità o meno di ricorrere a terapie ortodontiche. I denti da latte cariati quindi dovrebbero essere curati esattamente come i denti definitivi, un gesto importante per assicurare alla mandibola una crescita sana e preparare adeguatamente la bocca ai denti che dovranno comparire in futuro.

E’ bene portare presto il piccolo dal dentista cominciando già attorno all’anno e prevedere controlli periodici, fondamentali per intercettare eventuali piccole lesioni cariose che, se curate subito, salvano il dentino evitando interventi più complessi e costosi, sia dal punto di vista fisico che economico. Esistono anche delle tecniche di prevenzione che, oltre ad essere utili per evitare vari problemi alla bocca, permettono al bambino di acquisire confidenza sia con la figura del professionista che con lo studio dentistico. Tra queste c’è la tecnica di fluoro profilassi, assolutamente consigliata dopo i sei anni per evitare la formazione di carie; consiste nell’applicazione nello studio del dentista, per tre settimane consecutive, di morbide mascherine monouso su cui viene spalmato un gel al fluoro che restando a contatto con lo smalto dei denti lo rinforza.

La salute della bocca passa anche attraverso corrette scelte alimentari. Importante quindi insegnare al bambino a ridurre il consumo di merendine, caramelle, dolci, gelati confezionati, cioccolatini e tutto ciò che, essendo molto ricco di zuccheri, può nuocere alla salute dei denti, e non solo. Ovvio che i piccoli non possono essere privati del tutto del piacere del dolce: è buona regola però abituarli a non mangiare snack, caramelle, cioccolato e altri dolci fuori pasto e se lo si fa, di tanto in tanto, suggerire loro di lavare subito i denti dopo averli mangiati.

No tassativo, invece, ad usare i dolci come premio e compensazione. Se i dolci dovessero essere limitati per la salute dei denti, al contrario sarebbe opportuno aumentare il consumo di cibi »cariostatici» cioè neutri nei confronti della carie come verdure cotte, carne e pesce e soprattutto di cibi »anti-carie» come verdure fibrose, latte, frutta secca e acqua.

E’ naturale che i piccoli non trovino divertente lavarsi i denti. Sta ai genitori fare in modo che il gesto non venga vissuto come un’imposizione ma come un momento di gioco.

Vengono in aiuto spazzolini e dentifrici studiati per i più piccoli realizzati con i loro personaggi preferiti che si possono utilizzare per inventare una storia mentre ci si lava i denti.
Lavare i denti insieme al piccolo può essere un altro modo per far capire l’importanza della pulizia e per renderla meno noioso attraverso la condivisione del gesto.
I bimbi hanno bisogno di vedere e toccare per mano per imparare. Il trucco allora può essere quello di far verificar in modo diretto dove si nascondono i batteri usando le pastiglie rivelatrici di placca: si tratta di compresse colorate da sciogliere in bocca dopo essersi lavati i denti che, grazie a un colorante alimentare, mostrano dove è rimasta la placca nonostante la pulizia. Se poi anche i genitori le usano, il gioco può diventare quello di scoprire chi ha i denti meno colorati ed è stato quindi più bravo nel lavarsi i denti.

 

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