Studi epidemiologici a tutt'oggi disponibili sono concordi nell'identificare l'ipertensione arteriosa come un importante fattore di rischio di infarto e angina pectoris, di insufficienza cardiaca, di ictus cerebrale, di insufficienza renale e di alterazioni delle arterie (aneurismi).Soggetti con una pressione diastolica ("pressione minima") di 105 mmHg sono esposti ad un rischio di ictus cerebrale e di eventi coronarici rispettivamente 10 e 5 volte più elevato di quelli con pressione diastolica di 76 mmHg.Una riduzione prolungata della pressione diastolica di 10 mmHg può essere associata ad una diminuzione del 56% e del 37% rispettivamente degli ictus e delle malattie delle coronarie. |
Recentemente, misurando la pressione, hai riscontrato valori superiori a 140 per la massima e a 85 per la minima? |