Sanihelp.it – Una sufficienza ampia nei confronti dell’offerta di salute, ma con una serie di vuoti nel percorso assistenziale. È questa la fotografia del sistema di cure dedicato ai giovani affetti da diabete, così come viene descritta dagli esperti all’apertura del settimo Forum Diabete Giovani, oggi e domani a Genova.
Obiettivo dell’incontro, che si inserisce nelle iniziative promosse per l’Anno del Bambino con Diabete, è quello di stimolare un processo di cambiamento nella concezione che si ha del diabete e delle persone con diabete, tanto a livello politico quanto a livello sociale.
Il diabete, infatti, è una pandemia fino ad oggi troppo spesso ignorata. Nel mondo sono ben 246 milioni di persone ad esserne affette, e secondo le previsioni riportate nell’IDF Diabetes Atlas, se non si intraprenderanno iniziative significative, i malati di diabete diventeranno 380 milioni già nel 2025, con un incremento del 55 per cento.
Anche in Italia, che è in linea con la tendenza degli altri Paesi, il fenomeno risulta in aumento. Il trend di crescita stimato è pari a quello mondiale, con un incremento dell’incidenza della patologia soprattutto nelle fasce di età compresa tra 0-4 anni e 5-7 anni. La zona più colpita è la Sardegna nella quale l’incidenza è tra 3 e 4 volte superiore rispetto al resto della penisola.
A livello terapeutico, più che di carenze di tipo professionale, i diabetici italiani lamentano una interruzione del processo di comunicazione e conoscenza tra paziente, medico specialista, medico generico ed altri attori del percorso di cura. Da qui la necessità di un cambiamento culturale all’interno del Sistema Sanitario Nazionale visto nella sua globalità, cioè non solo come strumento di cura ma anche come sistema di prevenzione.