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Latte e latticini utili per prevenire l’ipertensione

Sanihelp.it – Chi mangia regolarmente latte, yogurt e formaggi ha una pressione più stabile nel tempo e corre meno rischi di diventare iperteso: lo afferma Assolatte citando uno studio condotto negli Stati Uniti per 17 anni su 2636 persone e pubblicato sul British Journal of Nutrition.


Secondo i dati del Progetto cuore condotto dall’Istituto superiore di sanità, in Italia l’ipertensione arteriosa colpisce in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne. Il 19% di uomini e il 14% di donne sono in una condizione di rischio.

L’analisi sul rapporto tra consumo dei prodotti lattiero-caseari e variazioni del profilo pressorio condotto nell’ambito del Framingham Offspring Study ha rilevato un minor incremento della pressione sistolica e di quella diastolica tra chi consumava almeno 3 porzioni a settimana di latte e latticini rispetto a coloro che si fermavano a meno di una porzione a settimana. Ai maggiori consumi di prodotti lattiero-caseari si è accompagnato anche un minor rischio di sviluppare ipertensione con l’avanzare dell’età.

Tra tutti i prodotti lattiero-caseari, i migliori alleati per tenere sotto controllo la pressione si sono rivelati il latte e lo yogurt parzialmente o interamente scremati. In particolare, lo yogurt si è dimostrato efficace a ogni età: gli alti consumanti hanno evidenziato una riduzione costante nel tempo dell’incidenza di nuovi casi di ipertensione.

A determinare l’effetto positivo dei prodotti lattiero-caseari sulla pressione arteriosa è un cocktail di nutrienti. In primis i peptidi bioattivi che si formano durante la digestione delle proteine del siero di latte e si caratterizzano per la capacità di inibire l’enzima di conversione dell’angiotensina; si comportano quindi come i farmaci anti-ipertensivi rispetto ai quali hanno però un rischio minimo di effetti collaterali. Le proteine dei prodotti lattiero-caseari sono superiori a quelle di origine vegetale quanto a capacità di controllo della pressione arteriosa e di prevenzione dell’ipertensione.

Altri componenti coinvolti in maniera positiva nel loro ruolo anti-ipertensivo sono gli acidi grassi a media catena e alcuni micronutrienti (come calcio, potassio e magnesio) a cui viene riconosciuto un ruolo nella regolazione della resistenza vascolare e nella promozione della vasodilatazione.

Una meta-analisi su 9 studi prospettici condotti negli Stati Uniti e in Europa su 57256 persone e pubblicata su Hypertension ha concluso che consumare ogni giorno 200 g tra latte e derivati riduce di ben il 3% il rischio di ipertensione.

Il valore dei prodotti lattiero-caseari in chiave anti-ipertensione emerge anche dal loro ruolo all’interno della dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), sviluppata espressamente per combattere l’ipertensione. Si basa sulla diminuzione dell’intake di sale e sull’aumento dell’apporto dei due minerali anti-ipertensivi per eccellenza: il potassio, contenuto nei prodotti ortofrutticoli, e il calcio, fornito dai prodotti lattiero-caseari.

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