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Gli esperti: possibile prevenire centinaia di ictus all’anno

Sanihelp.it – Annunciato l’aggiornamento definitivo delle linee guida per la gestione della fibrillazione atriale, che include i nuovi anticoagulanti orali – rivaroxaban, apixaban o dabigatran etexilato – come opzione alternativa di prima linea per la prevenzione dell’ictus in individui con fibrillazione atriale rispetto alla terapia standard con gli antagonisti della vitamina K, come il warfarin.


Inoltre, le linee guida raccomandano il controllo periodico dei valori della coagulazione con i VKAs, consigliando lo switch al trattamento con i nuovi anticoagulanti orali qualora dal controllo il valore dell’INR non si corregga. In seguito a studi che ne hanno dimostrato un’efficacia limitata in questa specifica indicazione, le linee guida non raccomandano più la sola somministrazione di aspirina in monoterapia.
 
Attualmente ci sono molte centinaia di persone affette da questa aritmia cardiaca non protette dal rischio di ictus. Avere la possibilità di scegliere sia warfarin sia uno dei nuovi anticoagulanti orali, permette ai medici di personalizzare il trattamento sulla base delle necessità dei malati.
 
Le precedenti linee guida del 2006 raccomandavano la terapia anticoagulante (con warfarin) alle persone ad alto rischio ictus correlato alla fibrillazione atriale o, nel caso di individui a basso o moderato rischio, un’anticoagulazione con aspirina. Da allora è stato dimostrato che l’aspirina fornisce una limitata protezione contro il rischio di ictus in pazienti con fibrillazione atriale e, in realtà, può dimostrarsi più dannosa che efficace.
 
Il rischio di ictus in pazienti con fibrillazione atriale viene misurato attraverso il punteggio CHA2DS2-VASc, che valuta un range di fattori di rischio, come l’età, la presenza di ipertensione o patologie vascolari. Le ultime linee guida raccomandano la terapia anticoagulante per tutti coloro che presentino un valore CHA2DS2-VASc uguale o maggiore a 2 e per gli uomini con valore uguale a 1. 
 
Un recente studio, condotto su 1.857 medici di medicina generale in Inghilterra, evidenzia un eccessivo ricorso agli antiaggreganti (come l’aspirina) per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale, evidenziando che al 36,2% di pazienti affetti da questa aritmia veniva prescritta la sola aspirina, senza terapia anticoagulante.
 
Nelle nuove linee guida, tutti e tre i nuovi anticoagulanti orali sono raccomandati come opzione terapeutica per la prevenzione dell’ictus correlato alla fibrillazione atriale e dell’embolia sistemica. 
 
Inoltre, le nuove Linee Guida raccomandano di offrire ai pazienti un piano personalizzato di cura che includa sensibilizzazione sul rischio ictus e informazioni sulla terapia anticoagulante. A questo proposito la Atrial Fibrillation Association, insieme a Bayer e professionisti della salute, ha recentemente sviluppato un piano personalizzato di cura, che prende il nome di Care AF.

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FonteBayer

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