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Studiare e lavorare per mantenere allenato il cervello

Sanihelp.it – Uno studio dell’Università Vita-Salute San Raffaele e dell’IRCCS Ospedale San Raffaele ha dimostrato per la prima volta nei malati di Alzheimer che il sistema colinergico, importante per la memoria e per tutti i processi cognitivi, viene potenziato nei soggetti con alti livelli di scolarità e occupazione, contrastando la neurodegenerazione.


Nella malattia di Alzheimer si evidenzia clinicamente, anche nelle fasi più precoci, una diminuzione delle capacità cognitive, causata dalla distruzione delle connessioni cerebrali e dalla morte dei neuroni indotte dalla malattia. In questo lavoro, il gruppo di ricerca ha mostrato che nei malati la biochimica del cervello è influenzata dalla riserva cognitiva e funzionale.

Mediante l’utilizzo della PET, i ricercatori hanno potuto valutare diversi soggetti con malattia di Alzheimer, anche in fase iniziale, evidenziando come solo in quelli con alta scolarità fosse presente un aumento della attività colinergica, fondamentale sistema biochimico della memoria: ciò favorirebbe le funzioni cognitive, esercitando un effetto protettivo rispetto al processo di degenerazione neuronale.

L’accesso a buoni livelli di scolarità ed educazione culturale, e la possibilità conseguente di ottenere un lavoro impegnativo e stimolante, significano un costante e complesso esercizio per il cervello, sotto forma di stimolazione cognitiva, che ci consente di costruire durante la vita una difesa delle nostre capacità mentali, non solo contro i processi di invecchiamento, ma anche contro la possibilità di sviluppare malattie del cervello.

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