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Malattie autoimmuni e rischio embolia polmonare

Sanihelp.it – Le persone che sono affette da malattie autoimmuni come il Morbo di Crohn o il lupus sono più a rischio degli altri pazienti di essere colpiti da embolia polmonare, per questo motivi i pazienti affetti da malattie autoimmuni ospedalizzati andrebbero strettamente monitorati per evitare il rischio embolo.


A sostenere questa ipotesi un gruppo di ricercatori dell’università di Malmo in Svezia e pubblicato sulla rivista Lancet: gli studiosi hanno analizzato i dati relativi a 500000 pazienti ospedalizzati per una delle 33 malattie autoimmuni incluse nello studio; si è visto che durante il follow up durato un anno, i pazienti affetti da malattie autoimmuni dopo il ricovero in ospedale erano 6 volte più a rischio degli altri pazienti di essere colpiti da embolia polmonare.

I ricercatori hanno visto che il rischio più alto di embolia polmonare è riscontrabile fra i pazienti affetti dalla malattia autoimmune chiamata porpora trombocitopenia e che il rischio embolo è massimo durante il primo anno dal ricovero in ospedale mentre tende a scemare successivamente.
Il rischio embolia, infine, è ugualmente probabile sia nei maschi che nelle femmine e indipentemente da razza e età

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