Sanihelp.it – C’erano una volta le pulizie di primavera. Oggi le faticacce pre-pasquali, appannaggio esclusivamente femminile, sono state (fortunatamente) sostituite da un nuovo modo, tutto unisex, di prendersi cura della casa, improntato all’amore per le proprie cose e alla dedizione al proprio ambiente domestico.
Si chiama Home Loving e sta facendo il giro del mondo. Protagoniste: non più casalinghe disperate (o rampanti donne in carriera che rifuggivano dalle incombenze domestiche), ma donne felici di riordinare, pulire e rassettare, perché amano circondarsi di cose belle e hanno imparato a farlo divertendosi. Tendine di pizzo, suppellettili orientali, cuscini colorati: tutto va bene purché alimenti l’amore (loving) per la propria home.
Ma, una volta ripulita, sistemata e addobbata, la casa non è più un tempio sacro e inviolabile, da ammirare e non toccare, ma un luogo da vivere appieno, dove relazionarsi con gli altri in totale armonia.
Accanto a queste moderne Cenerentole, gli uomini sono nuovi, attivissimi, collaboratori domestici anche perché, secondo gli esperti, la cura della casa può diventare potenziale collante di una coppia in crisi di dialogo (e di sesso).
Queste rivoluzionarie mutazioni sociali sono state prontamente registrate dallo Spontex Home Loving Project, osservatorio di tendenze promosso da Mapa Spontex Italia nel corso del 2008 per analizzare e monitorare a livello internazionale le innovazioni del mondo della casa.
«Oggi l’abitazione è tornata a essere centrale, sia per le donne che per gli uomini – sottolinea Riccardo Bianco, amministratore delegato Mapa Spontex Italia – si trascorre più tempo tra le pareti domestiche e si investe tempo e denaro per migliorarla e prendersene cura, basti vedere la crescita esponenziale di settori come l’arredamento, l’elettronica dedicata all’entertainment domestico e i prodotti per la cura della casa, per i quali ogni anno si spendono circa 126 milioni di euro».
Gli Home Lovers si prendono cura della propria abitazione per scelta, anzi, per vocazione. Una passione che ben il 20% condivide con partner e figli e che occupa per almeno un’ora al giorno un italiano su quattro. La vera novità è il rapporto che queste persone hanno con la propria casa: non sono maniaci dell’ordine e della pulizia, prigionieri delle loro stesse mura domestiche, ma anzi, aprono la casa, trasformandola in una proiezione di se stessi, di ciò che piace loro e di come loro vedono la vita.
L’Home Loving è per definizione, improntato al piacere e al divertimento. Per moltissimi assume le caratteristiche di un vero e proprio rito, da godersi appieno: tutti riconoscono l’importanza di un contesto divertente e non noioso, tant’è che uomini e donne votano come colonna sonora ideale delle pulizie di casa la musica in generale e la radio (rispettivamente con 61,9% e 47,4%). Compagni ideali anche i programmi della Tv, preferiti soprattutto dalle signore, mentre l’8,1 ha l’abitudine di chiacchierare con chi gli sta intorno (soprattutto gli uomini).
Sette intervistati su dieci indossano addirittura un’uniforme di loro gradimento!
Segue questa filosofia anche la scelta dei mobili e degli oggetti di arredamento: non importa se costosi o alla moda, l’importante è che piacciano al proprietario, che esprimano in qualche modo la sua personalità, che manifestino la sua attenzione per ciò che lo circonda. E poi che siano pratici, funzionali e facili da pulire.
Quello che conta è ottenere il meglio per il proprio habitat, tanto che un uomo su cinque (20,2%) e una donna su quattro (25,7%) arriva a spendere anche 100 euro ogni mese per i prodotti necessari alla cura del focolare.
E, anche se impegnate su più fronti (lavoro, casa, famiglia ecc.), le donne di oggi, da vere appassionate della casa, non amano molto affidare ad altri le faccende domestiche: molto bassa (3,3%) la percentuale di chi delega tutto, ma proprio tutto, alla collaboratrice domestica.
Infine, il segno del cambiamento nel vissuto delle faccende domestiche è dato anche dalle fonti attraverso cui si impara a prendersi cura della casa: alla tradizione, ovvero i consigli della mamma e della nonna, infatti, si preferisce la propria esperienza e le indicazioni presenti sui prodotti (la fonte primaria per il 53,6% degli uomini e il 67% di donne).