Sanihelp.it – La vitamina C, in vitro, inattiva numerosi virus fra i quali anche quello dell’ herpes simplex.
Si è visto che aumentare il consumo di vitamina C quando compaiono i primi sintomi dell’herpes come formicolio e bruciore, risulta particolarmente efficace nel ridurre le dimensioni della lesione e il fastidio provocato.
In presenza della lesione si consiglia un consumo di vitamina C di 10 mg o più al giorno, mentre per la profilassi ovvero per ridurre il rischio di recidive, si consigliano dai 500 ai 3 mg al giorno.
È possibile assumere simili quantità di vitamina C o attraverso l’uso di integratori o potenziandone l’assunzione con la dieta.
In natura la vitamina C si trova soprattutto negli alimenti di origine vegetale come gli agrumi, ma anche nel ribes nero e nel kiwi, in ortaggi come peperoni, pomodori o quelli a foglia verde come asparagi, cavoli e spinaci.
È presenta, ma in quantità ridotte , anche in alimenti di origine animale come fegato e rene.
È completamente assente nelle uova, nel formaggio, nel pesce e nei cereali.
La vitamina C è anche la più labile fra tutte le vitamine ovvero è quella che più facilmente si danneggia a causa del calore, dell’ossigeno atmosferico e della luce.
Frutta e verdura conservati per lunghi periodi prima del consumo subiscono perdite anche notevoli di vitamina C: le patate per esempio, conservate a temperatura ambiente perdono, ogni mese, circa il 15% di vitamina C.