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Guidare drogati: cosa si rischia

Al via test antidroga sulle strade

Sanihelp.it – Sono molti i lavori scientifici pubblicati in questi ultimi anni sui fattori che possono alterare lo stato fisico e psichico di chi si mette alla guida di un veicolo. Alcuni autori ritengono che circa il 60% degli incidenti stradali dipende da fattori umani (mentre il 30% da fattori ambientali e solo il 10% da cause legate ai veicoli), cioè aggressività e disadattamento, uso di alcol, droghe e farmaci, malattie, stress e affaticamento.


L’assunzione di sostanze stupefacenti condiziona il comportamento alla guida, provoca una modificazione delle funzioni del Sistema Nervoso Centrale e un’alterazione dello stato di coscienza.
In particolare, l’uso di sostanze stupefacenti comporta:
• alterazione del livello di attenzione e della capacità di concentrazione
• modificazione della reattività agli stimoli
• alterazione della percezione sensoriale
• aumento di comportamenti aggressivi
• aumentata assunzione di condotte rischiose
• in alcuni casi, al termine dell’effetto attivo, induzione di colpo di stanchezza e sonnolenza.

In altre parole le sostanze psicoattive voluttuarie influenzano le performances di guida a causa dei loro effetti psicolettici (depressivi del SNC, per esempio oppiacei), psicoanalettici (stimolanti del SNC, come amfetamine e cocaina) o psicodislettici (che causano distorsione della percezione, per esempio cannabinoidi e allucinogeni): attenzione, concentrazione, risposta agli stimoli quindi sono modificati, a volte ridotti, a volte esasperati per un’eccessiva fiducia nelle proprie capacità o per aumento dell’aggressività e sottostima del rischio, soprattutto con cocaina e amfetamine. L’associazione di più sostanze, poi, causa gravi effetti anche per livelli ematici limitati.
Un altro aspetto da tenere presente è che i colpi di sonno, spesso considerati alla base di incidenti stradali, possono intervenire per calo di livello ematico di alcune tra le sostanze psicoanalettiche o per presenza di psicolettici.

La sostanza più comunemente riscontrata nei guidatori è la cocaina, che può provocare una sensazione di abnorme ed euforico aumento delle proprie capacità, la quale a sua volta conduce a sottovalutare le conseguenze di alcuni comportamenti generando così situazioni molto rischiose (sorpassi azzardati, attraversamento di un incrocio con semaforo rosso). Con l’esaurirsi dell’effetto si manifestano sonnolenza (quindi improvvisi colpi di sonno ), incapacità di concentrazione, alterazione dei riflessi. L’assunzione anche di piccole dosi è pericolosa per la guida

Gli oppiacei provocano rallentamento ideomotorio, sonnolenza, abulia e modificazioni dell’umore più che da alterazioni delle funzioni psicomotorie; rischi vengono anche da un’eventuale crisi di astinenza e dal trattamento sostitutivo con metadone se a dosaggi elevati.

Le amfetamine hanno effetto neuroanalettico e riducono la percezione del rischio (risk tasking); il loro maggior pericolo è legato all’affaticamento e allo stress del guidatore, illusoriamente mascherate dalla sostanza assunta. Hanno avuto una diffusione piuttosto di recente.

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